I 5 migliori Easter Egg visti in passerella negli ultimi anni
Voi li avete riconosciuti?
15 Aprile 2022
Al di là delle apparenze del lusso e della costruzione degli abiti, la moda è un sistema di costruzione di significati. Questi significati possono cambiare a seconda del designer ma soprattutto, all’interno di una collezione, un designer può inserire dettagli nascosti, sorprese e riferimenti che si notano solo dando un secondo e più approfondito sguardo. Oggi il mondo della moda va forse meno per il sottile che negli anni ’90 – nondimeno, abbiamo pensato di raccogliere i migliori Easter Egg visti nelle sfilate degli ultimi cinque anni per dimostrare come spesso, dietro a un semplice abito o accesorio, possano nascondere ispirazioni e riferimenti impensabili.
1 – I jeans illusionistici di Bottega Veneta
Il primo Easter Egg è anche il più recente. In apertura allo show FW22 di Bottega Veneta, quello che ha segnato il debutto della direzione creativa di Matthieu Blazy, è apparso un look insolito, che includeva una canottiera e un paio di jeans. È chiaramente insolito aprire la propria tenure con un look del genere – e infatti il look non era semplice: entrambi i pezzi (bottoni dei jeans inclusi) erano fatti di nubuck, abilmente lavorato per somigliare rispettivamente al cotone a coste e al denim. L’idea era quella di mettere in pratica nella maniera più diretta possibile il «quiet power» del brand, così come lo ha definito Matthieu Blazy, e dunque dimostrare che con la giusta tecnica anche una umile canottiera e un paio di jeans possono diventare un item di lusso.
2 – La reference a Vogue dietro il set di Miu Miu
Il set di microtop e microskirt di Miu Miu visto durante lo show SS22 del brand a Parigi, lo scorso autunno, è forse il look dell’anno ed ha goduto di un successo planetario. E anche se già esistono leggende su Miuccia che tagliava personalmente gonne e maglioni nel backstage, la vera gemma nascosta dietro il look è la reference a un celebre editoriale di Vogue Italia scattato nel 2010 scattato da Steven Meisel e con lo styling di Karl Templer di nome Shrink to Fit con protagonista Amber Valletta, Lara Stone, Abbey Lee Kershaw e Freja Beha Erichsen. In questo editoriale le modelle indossavano versioni tagliate e con orli vivi di abiti formali – un editoriale che parlava del trend delle microgonne tipico di quegli anni che Miuccia Prada e Lotta Volkova hanno trasformato in un’uniforme ribelle per lo show di Miu Miu, citando anche i celebri orli vivi apparsi durante lo show SS15 di Prada.
3 – L'estetica di Gio Ponti secondo Dolce & Gabbana
Per la loro collezione SS21, presentata attraverso il formato phygital nell’estate della pandemia, Dolce & Gabbana hanno guardato, piuttosto che alla loro Sicilia, alla costa di Sorrento e a una delle gemme della sua architettura: l’Hotel Parco dei Principi di Gio Ponti. Costruito nel 1962 da Gio Ponti a partire da una struttura preesistente del ‘700, l’hotel è uno dei simboli di Sorrento ma anche un simbolo del lifestyle mediterraneo che attirava il jet-set dell’epoca verso la Costiera Amalfitana. Per la collezione, i due designer hanno trasformato in grafiche i motivi decorativi ceramistici che dominano gli interni dell’hotel che sono poi state applicate a parei di seta, jeans patchwork e camicie.
4 – La collana di Titanic nella SS20 di Vetements
La collezione SS20 di Vetements è forse stato uno dei punti più alti della carriera di Demna Gvasalia. Tenutasi all’interno del McDonald’s degli Champ-Elysèes, con le show notes stampate sui tovaglioli e una sovrabbondanza e rimescolamento di loghi simbolici della cultura capitalista come quelli di PlayStation, Heineken o Internet Explorer, lo show è stato un concentrato di reference e citazioni. Tra le borse-peluche a forma di tigre, i modelli in infradito, i falsi distintivi della polizia, un dettaglio bellissimo è arrivato nel look 49, sotto forma di una collana blu a forma di cuore che era una perfetta replica del Cuore dell’Oceano, il prezioso collier al centro della trama di Titanic da cui, tra l’altro, il gioiello ha preso il nome: nei siti in cui è ancora in vendita il suo nome è infatti Titanic Necklace. La reference sembra essere piuttosto a un momento pop che vide protagonista Celine Dion durante gli Oscar del 1998, in cui il gioiello del film fu indossato sul red carpet dalla cantante e di nuovo, sempre da lei, nel 2010.
5 – I cavi iPhone sono fermacapelli per Balenciaga
Sempre a Demna appartiene l’ultima menzione di questa lista. Lo show FW20 di Balenciaga è stato sicuramente qualcosa di consistente: la passerella era stata allagata, sul tetto venivano proiettati filmati apocalittici di nuvole tempestose e uragani, la musica esplodeva dal sistema audio. E per questo ad alcuni è sfuggito uno strano dettaglio che, dalle foto frontali dei look, non si notava nemmeno: i capelli delle modelle erano tenuti insieme da un elastico che aveva la forma di un caricatore iPhone. Le allusioni di Demna a Apple non si fermarono con questa collezione ma sono continuate anche con l’ultima FW22 di Balenciaga, i cui inviti erano iPhone usati e in cui il logo di Apple appariva (falsato) su alcuni dei look.