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North Face vuole creare un archivio digitale condiviso

Con la campagna "More than a jacket" in collaborazione con il Museo di Arte Moderna di San Francisco

North Face vuole creare un archivio digitale condiviso Con la campagna More than a jacket in collaborazione con il Museo di Arte Moderna di San Francisco

Il 12 ottobre North Face ha annunciato ‘More than a Jacket’, la nuova campagna che celebra le avventure che per più di 55 anni hanno fatto la storia del brand, in collaborazione con il Museo di Arte Moderna di San Francisco.
L’obiettivo è quello di creare il primo archivio digitale in crowdsourcing, chiamando a raccolta gli amanti dell’esplorazione e dell’avventura da tutto il mondo ed invitandoli a condividere storie e immagini in cui indossano i loro prodotti preferiti del brand con l’hashtag #MoreThanAJacket. Tali contributi verranno valutati e potranno entrare a far parte dell'archivio, che al momento non ha ancora un sito internet
La campagna è particolarmente interessante perché unisce il concetto di archivio - diventato un pillar fondamentale di tutti i brand - con quello della community, ovvero di consumatori legati emotivamente al brand o al prodotto, che diventano parte integrante della storia di North Face. La campagna è poi stata organizzata insieme al Museo di Arte Moderna di San Francisco, a conferma di come il ruolo delle istituzioni culturali tradizionali - come già nella collabo tra Louis Vuitton, Takashi Murakami e il Brooklyn Museum nel 2008 o COS per il Guggenheim nel 2016 - stia evolvendo grazie al rapporto diretto con brand.

#MoreThanAJacket vede inoltre il coinvolgimento di esponenti della scena musicale e artistica americana come RZA, il beatmaker, polistrumentista, rapper, produttore discografico e la band tutta al femminile HAIM, oltre agli atleti del team The North Face Conrad Anker e Ingrid Backstrom, i primi a contribuire alla realizzazione dell’archivio attingendo al proprio passato e ideando una connessione tra i racconti delle loro esperienze personali e la storia del brand.
L’iniziativa si colloca sulla scia di una generale tendenza da parte del mondo della moda di riscoprire il proprio passato e riproporlo in una chiave nuova e attuale, complice l’archival fashion, un movimento digitale, nato da Instagram e migrato rapidamente su tutti gli altri social, basato sulla riscoperta degli archivi dei brand in seguito al processo di digitalizzazione a cui essi sono stati sottoposti negli anni.