Bottega Veneta ha spiegato la sua scomparsa dai social
Il CEO di Kering, François-Henri Pinault, rompe finalmente il silenzio
18 Febbraio 2021
Dopo oltre un mese di congetture, una spiegazione sulla scomparsa di Bottega Veneta dai social media è finalmente arrivata dalla più alta carica di Kering, il CEO François-Henri Pinault. Dopo la presentazione dei report trimestrali, Pinault ha infatti chiarito con una dichiarazione il motivo della sparizione del brand dai social, rivelando al contempo le logiche che stanno dietro il social media managing dei numerosi brand di Kering. Ecco le parole di Pinault:
«Per quanto riguarda la sua strategia di comunicazione digitale, [Bottega Veneta] non sta scomparendo dai social network: li sta semplicemente usando in modo diverso. Bottega ha deciso, in linea con il suo posizionamento, di appoggiarsi molto di più ai suoi ambasciatori e fan dando loro il materiale di cui hanno bisogno per parlare del marchio attraverso vari social network, lasciando loro parlare a nome del marchio piuttosto che farlo da solo. […] Per essere molto complementari, non vogliamo replicare la stessa strategia in ogni marchio. Bottega ha avuto un posizionamento molto specifico per anni, che ora viene rafforzato».
Si confermano dunque positive le ipotesi formulate in precedenza sulla sparizione del brand dai social: come scrivevamo in un precedente articolo, «Bottega Veneta è passato insomma da una strategia social diretta a una indiretta e organica – un modello, cioè, in cui è la stessa fanbase del brand a trasmetterne e curarne l’immagine dal basso». Nel parlare di questa strategia, Pinault ne ha sottolineato le somiglianze con quella di Balenciaga, che ha rinunciato alle caption e produce contenuti user-generated. Le implicazioni di ciò possono aiutarci a guardare alle attività social di un brand con uno sguardo diverso, che tenga conto del tipo di posizionamento desiderato da ciascun brand nell’ottica di una strategia collettiva organizzata dall’alto dal gruppo industriale di appartenenza.