"In Bloom": Riccardo Tisci fra terra e acqua
Lo show SS21 di Burberry diventa una video-installazione ispirata agli opposti mondi della natura, il mare e la foresta
18 Settembre 2020
Per essere ispirato al mare e, nelle parole del creative director Riccardo Tisci, alla «storia d'amore tra una sirena e uno squalo», lo show della collezione SS21 di Burberry si è tenuto abbastanza lontano dall’acqua. I 59 look della collezione, infatti, hanno sfilato fra gli alberi di un parco assolato, in mezzo a un’installazione di Anne Imhof e con l’accompagnamento musicale prog-rock Eliza Douglas. Il risultato finale è stata una performance digitale/video-installazione musico-coreografica di sicuro impatto, più simile a un rituale druidico che alla rievocazione di un’estate inglese. L’elemento tecnologico, almeno, è stato sfruttato al pieno del suo potenziale, sia per la diffusione dello show al pubblico (che è stato trasmesso in streaming su Twitch per la prima volta con presentatori d’eccezione come Erykah Badu, Rosalía, Steve Lacy e Bella Hadid) sia per l’effetto finale vicino a quello di una video-performance straordinariamente elaborata.
Nel caso di Burberry, poi, il legame con il mondo naturale è ancora più stretto dato che questo show carbon neutral e rientra nel più ampio progetto del brand di implementare misure sostenibili per il futuro. Il simbolo scelto da Tisci per lo show era quello del rinnovamento, più che del ritorno alle origini. Riccardo Tisci ha scritto:
«La collezione si chiama In Bloom perché pensavo alla rigenerazione, alla giovinezza dinamica, alla natura che si ricrea costantemente, cresce ed evolve».
Il dominio degli earth tones nello scenario ha avuto solo un parziale riscontro in una collezione che, come si è detto, è ispirata al mondo acquatico e in cui gli stessi movimenti dei modelli erano «come le onde che si infrangono, incontrollate sulla riva», per citare le note che accompagnano lo show-performance. La color palette dominante è composta da blu, da bianchi e da neri, interrotta da una parentesi di look arancio e dal sempiterno beige che fa parte del DNA Burberry sin dall’inizio. Se dal lato femminile della collezione si vede un lavoro sull’alternanza di texture, di duro e di leggero, di solido e di etereo; quello maschile è più ispirato alla praticità e all’efficienza dei capi in origine creati del founder Thomas Burberry che, ricordiamolo, inventò la gabardine, primo tessuto tecnico idroreppellente – un ulteriore richiamo al mondo acquatico.
Il design dei trench, item-simbolo del brand, è forse la parte più interessante della collezione. Tisci lo prende e lo decostruisce, lo svasa, cambia materiali, lo decora e ne remixa la silhouette all’infinito. Il più bello è un modello smanicato con una stampa serpentina blu che contrasta contro il color sabbia ma ce n’è anche uno trasformato con inserti in cotone gommato, pelle e dettagli di una giacca di jeans e altri con revers scultorei sul retro e ritagli caratteristici. L’abbigliamento dei pescatori, reso quasi irriconoscibile dal suo update luxury, ispira alcuni dei capi dall’anima più lifestyle e la presenza di cristalli, tanto nel lato donna che in quello uomo, evoca l’ambiente oceanico mentre le grafiche di sirene, tritoni, squali e fari danno un twist unico al resto della collezione.