![Nike perderà 3 miliardi e mezzo a causa del Coronavirus Ma ha comunque deciso di donare 15 milioni per combattere la pandemia](https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=320,height=200/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 320w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=480,height=300/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 480w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=576,height=360/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 576w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=768,height=480/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 768w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=992,height=620/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 992w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=1024,height=640/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 1024w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=1280,height=800/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 1280w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=1440,height=900/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 1440w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=1600,height=1000/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 1600w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=1920,height=1200/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 1920w, https://data2.nssmag.com/cdn-cgi/image/fit=crop,width=2560,height=1600/images/galleries/22802/sneaker-mfw-nssmagazine-1(1).jpg 2560w)
Nike perderà 3 miliardi e mezzo a causa del Coronavirus
Ma ha comunque deciso di donare 15 milioni per combattere la pandemia
18 Marzo 2020
UPDATE 18/03: Nonostante la crisi che si prospetta nei mesi futuri in seguito alla chiusura dei negozi e al calo delle vendite, Nike ha comunque deciso di donare 15 milioni di dollari a una serie di organizzazioni benefiche in Oregon per contrastare la pandemia di coronavirus. I beneficiari dell'organizzazione sono l'Oregon Food Bank, l'Oregon Community Recovery Fund e l'Oregon Health & Science University, oltre che il COVID-19 Solidarity Response Fund.
Lo stop completo a cui la pandemia di COVID-19 ha costretto i brand di abbigliamento si porterà dietro pesanti conseguenze economiche, delle quali solo ora si iniziano a fare stime e proiezioni.Una delle stime meno incoraggianti e che dà una misura di come anche i più grandi e famosi brand siano coinvolti dalla crisi è quella sulle perdite che dovrà affrontare Nike. Il gigante dello sportswear ha dovuto chiudere i suoi negozi, interrompere le catene di distribuzione e ha visto sospesa la stagione NBA di quest’anno. Le proiezioni parlano di un possibile declino del 34% in revenue per Nike, che secondo Woozle Research potrebbero tradursi in un danno monetario di 3 miliardi e mezzo.
John Kernan, analista di Cowen & Co., ha evidenziato a Business of Fashion i problemi che l’azienda di Beaverton affronta nel mercato domestico:
Con l’interruzione dell’attività dei centri commerciali, nelle prossime settimane, i costi fissi e i futuri markdown dell’inventario possono generare un esercizio di modellazione pressoché impossibile a livello globale.
Effetti visibili già adesso, con dati che parlano di un calo del 21% nelle vendite globali e del 16% nel valore delle azioni. Il CEO della piattaforma marketing RevTrax, Jonathan Treiber, ha invece equiparato il settore sportswear a quello dei trasporti turistici con queste parole:
Ci sono parallelismi tra l'impatto del coronavirus su Nike e altri marchi derivato dalla cancellazione di grandi eventi sportivi con l'impatto sulle compagnie di viaggio derivato dal travel ban degli Stati Uniti.
La crisi ovviamente coinvolge l’intero settore e non soltanto Nike. Il rivale adidas stima che nel primo trimestre dell’anno subirà la perdita di un miliardo di euro nel settore vendite e soltanto relativamente al mercato cinese, con proiezioni che stimano ulteriori crolli nelle vendite del 10% in tutto il mercato globale. Difficile calcolare le modalità di un’eventuale ripresa senza sapere quanto ancora durerà effettivamente l’emergenza e quale aspetto avrà assunto lo scenario economico mondiale alla fine della pandemia.