Perché Nike ha dovuto ritirare le sneaker disegnate per l'Independence Day
C'entrano Colin Kaepernick, la Betsy Ross Flag, e i politici conservatori americani
03 Luglio 2019
Il 4 luglio gli Stati Uniti d'America festeggiano l’Indipendence Day. Per celebrare la più importante delle ricorrenze della nazione, la scorsa settimana Nike ha rilasciato una speciale sneaker, la Air Max 1 Quick Strike Fourth of July, caratterizzata dalla presenza sul tallone della Betsy Ross Flag. La bandiera è caratterizzata dalla presenza di 13 stelle che rappresentano le colonie che formarono il primo nucleo degli States e di cui proclamarono l’indipendenza nel 1776, disposte a cerchio su uno sfondo blu. La bandiera è stata utilizzata tra il 1777 e il 1795, durante il periodo della schiavitù e recentemente è stata riscoperta da gruppi di estrema destra come il Ku Klux Klan o Identity Evropa, che inneggiano alla supremazia dei bianchi.
Queste connotazioni razziste hanno trascinato il nuovo prodotto di Nike al centro di una vera e propria bufera mediatica. Le critiche più aspre sono arrivate da Colin Kaepernick, ex quarterback dei San Francisco 49ers e volto delle campagne Just Do it. Lo sportivo, famoso per essersi inginocchiato durante l’inno nazionale prima delle partite in segno di protesta contro le discriminazioni verso i neri e contro la brutalità della polizia, ha chiesto all’azienda di non vendere quelle scarpe proprio a causa della natura controversa della bandiera, definita “un simbolo considerato offensivo per tutti gli afroamericani e le persone civili”.
Nike ha subito condiviso le preoccupazioni di Kaepernick e ha deciso di sospendere le vendite delle Air Max 1 Quick Strike Fourth of July e ha chiesto ai rivenditori di rimandare indietro le scarpe in magazzino (alcune delle sneaker sono però riuscite a raggiungere il mercato secondario e hanno raggiunto su Stockx un prezzo di $2.500, circa 20 volte il prezzo di partenza). Ormai, però, il danno era stato fatto. La multinazionale ha perso più di un punto percentuale del suo titolo a Wall Street e il governatore dell’Arizona, il repubblicano Doug Ducey, ha annunciato di voler ritirare gli incentivi concessi a Nike per la costruzione di un nuovo stabilimento a Goodyear che avrebbe dato lavoro a circa 500 persone.
It is a shameful retreat for the company. American businesses should be proud of our country’s history, not abandoning it. 6/
— Doug Ducey (@dougducey) 2 luglio 2019
Nonostante questi effetti negativi, il brand ha confermato la decisione di ritirare le sneaker, sottolineando come questo episodio sia stato necessario per ribadire i valori in cui crede. Secondo molti, allinearsi con Kaepernick porterà anche dei vantaggi, essendo perfettamente in linea con ciò che i giovani consumatori americani stanno chiedendo: che i brand prendano posizioni chiari e nette su questioni politiche e sociali.