“What Kate Did”… ve lo sveliamo noi.
15 Febbraio 2011
Di questo brand, all’inizio mi ha incuriosito il nome.
“What Kate Did (Cosa ha fatto Kate) effettivamente?”, mi sono chiesta mentre famelica di dettagli ho cominciato a spulciare il sito di questo marchio di lingerie, ad alto tasso di seduzione.
E’ bastato poco per avere le risposte giuste.
Kate (Halford), fondatrice dell’impero, ha prima di tutto realizzato un sogno. Innamorata sin da bambina di tutta la moda degli anni ’40 e ’50, di quel vintage fatto di labbra scarlatte e boccoli raccolti, di gentili e morbide curve femminili, pericolosamente misteriose, aveva voglia di far rivivere tale charme e allure nelle sue creazioni. E cosciente del fatto che oggi risultasse facile trovare abiti e accessori d’antan, ma non pezzi di lingerie autentici e preziosi, ha da subito incanalato la sua passione verso quella parte dell’abbigliamento -l’intimo retrò chic- al fine di garantirgli la stessa facile fruibilità.
Si è lanciata così alla ricerca di quel vecchio intimo glamour da diva hollywoodiana, cercando negli archivi i modelli, i tessuti, le stampe tipiche di una generazione.
Utilizzando i materiali disponibili a quel tempo e riproducendo le silhouette in maniera autentica (con le vecchie metodologie ove possibile) oggi, Kate permette alle donne amanti del genere di respirare lo stesso allure, lo stesso glamour, che hanno fatto la fortuna di eroine del calibro di Bettie Page.
Corsetti che regalano vitini da vespa, reggiseni con coppe a punta, reggicalze, culottes morbide e avvolgenti, c’è di tutto in una linea che comprende articoli quasi dimenticati come le guaine e le sottovesti, i guanti e i costumi da bagno, a vita alta, da starlette.
Grazie al suo team affiatato ed entusiasta, oggi Kate vanta aficionados in tutto il mondo. Da lei si servono personaggi del calibro di Claudia Schiffer e Christina Hendricks (Mad Men), così come donne “normali”, desiderose solo di sentire sulla pelle un po’ di quel fascino che sa di cipria e smalto laccato, di gonne a ruota e guanti di pizzo, di locali pieni di fumo, dove si danza a ritmo di jazz.
La sua collezione è un’ode alla femminilità più vera e piena, espressione di una donna che ama le sue curve, la sua dolce e amorevole natura e fa di tutto per metterla in mostra.
Contro un’immagine sempre più stereotipata, denutrita e triste della donna contemporanea, insomma, Kate si fa paladina della beltà di un corpo cosciente delle sue realtà, da esaltare e non mortificare con una lingerie all’altezza.
Proprio come la sua.