Diesel presenta il suo secondo Red Tag Project
by Glenn Martens
20 Giugno 2018
MILANO, 18 giugno, 2018 – Diesel ha presentato la seconda puntata del Red Tag Project, a cura dello stilista Glenn Martens (Y/Project). Il Red Tag Project consiste in una piattaforma rivoluzionaria concepita per ospitare designers influenti e mondialmente riconosciuti, incaricati di creare capsule collection che verranno poi distribuite esclusivamente da punti vendita selezionati. Il Red Tag Project ha debuttato precedentemente quest'anno, con una prima edizione a cura di Shayne Oliver, della Hood By Air.
“Questa collezione si basa sugli slogan di Diesel, in particolare 'Go With The Flaw'. Ho pensato che fosse molto forte e riconoscibile,” dice Martens della sua capsule. “Volevo una collezione piena di imperfezioni – che ognuno potesse gestire a proprio modo, per rendere ogni pezzo giusto per sé. I capi si ispirano ad item basici del guardaroba, ma ci sono errori consapevoli, come l'orlo di una gonna o il punto vita di una giacca, sette taglie più piccole del capo prodotto. Anche le cuciture sono abbottonate, quindi si deve proprio entrare ed uscire dal capo. In un certo senso, la collezione è effettivamente priva sia di taglie che di discriminazioni di genere.”
La gamma di Martens comprende pantaloni cadenti, giacche deformate, voluminosi giubbotti in shearling ed è contraddistinta dall'inizio alla fine da una dimostrazione unica di gioco e manipolazione del denim. Martens è diventato noto per la sua estetica da Y/Project, in cui il formale incontra lo streetwear, e ha applicato la sua visione alla posizione unica di Diesel, in quanto pioniere del denim.
“Glenn arriva da una formazione Belga, quindi ha questo senso pratico-ma-surreale, alla Margiela. Ma poi è anche giovane e moderno, e sa come piacere ad un consumatore globale ed educato, essendo simultaneamente capace di sperimentare con il denim,” dice Renzo Rosso, fondatore di Diesel.
Il Red Tag Project di Glenn Martens è stato presentato su una scalinata con griglie a piú livelli, presso la Fabbrica del Vapore (Milano). L'installazione comprendeva sei modelli per livello, in quattro file ascendenti. L'allestimento è stato impostato in modo che fosse possibile vedere ogni look una sola volta. La struttura industriale dalla linea semplice è anche servita da cornice unica e pulita per mostrare i modelli di Martens.
Il lookbook della capsule è stato fotografato dall'artista Hans Eijkelboom, la cui opera è meglio conosciuta attraverso il suo libro, People of the Twenty-First Century. Il concept di Eijkelboom riguarda la connessione di un gruppo eterogeneo di persone attraverso un elemento chiave, che è esattamente l'obiettivo della capsule collection di Martens; collegare diversi individui attraverso la versatilità del capo.