London Fashion Week FW18 Moodboard
Le ispirazioni direttamente dalle passerelle
21 Febbraio 2018
Anni ’60.
Nan Kempner, socialite, donna elegantissima e collezionista di moda, va a cena al ristorante La Côte Basque e decide di indossare una tuta pantaloni, in barba al dresscode della serata, che vieta espressamente alle donne l’uso dei pantaloni. Quando le negano l’ingresso, lei se li toglie e, con nonchalance, indossa il top come un vestito.
Poi si volta verso Madame Henriette, padrona del locale e dice:
"Spero che questo le piaccia di più".
Nan è l’ispirazione dell’ultima collezione di Halpern ed è anche il simbolo di questa London Fashion Week appena conclusa.
Per la stagione FW18, i designers hanno scelto di imparare la lezione di stile di artisti, più o meno famosi, e, soprattutto, di donne dalla forte personalità. Sono donne diverse fra loro, tutte elegantissime in modo personale, fragili e forti insieme, piene di mille sfumature, come ogni donna.
C’è Margaret Ann Bulkley che nell’Irlanda del 1792 voleva diventare medico, ma, all’epoca, la cosa era impossibile per una donna. Così, con la complicità della famiglia, cambia il nome in James Barry e diventa dottore. Si fingerà uomo per tutta la vita e, solo dopo la sua morte, scopriranno che, invece, era di sesso femminile.
C’è Adele Astaire, la sorella più talentuosa del famoso Fred, che quando a 35 anni si ritirò dalle scene per sposare Lord George Cavendish e vivere in un castello irlandese con duecento camere e un solo bagno, lasciò delusi a tal punto i critici del Times di Londra e di New York da far domandare loro:
"E adesso che cosa farà quel poveraccio di suo fratello?".
Ci sono le donne sirene della comunità di Haenyeo dell’isola di Jeju, in Sud corea, ma anche le ladies con i loro eccentrici cappelli che frequentano.
Per scoprire le altre personalità affascinanti che hanno ispirato le collezioni di questa LFW continuate a guardare qui sotto.
Una curiosità: nel front row dello show di Richard Quinn ci sono altre due donne speciali, Elisabetta II e Anna Wintour, la regina d’Inghilterra e la regina della moda.
Art & Design
Simone Rocha - John Constable “Mary Freer”
Mary Katrantzou - Poster by Joost Schmidt for the 1923 Bauhaus Exhibition in Weimar
Christopher Kane - illustrations from “The Joy of Sex and More Joy of Sex” by Chris Foss and Charles Raymond
Duro Olowu - Hannah Höch Collage II (On Filet Ground)
Roksanda - Caroline Denervaud “Entre”
JW Anderson - Richard Smith “Album”
MM6 Maison Margiela - Andy Warhol's Silver Factory
Gareth Pugh - Michael Landy’s art
An homage to
Erdem - Adele Astaire Cavendish
Bora Aksu - Margaret Ann Bulkley aka Dr James Barry
Halpern - Nan Kempner in Christian Lacroix
Peter Pilotto – Amanda Lear in Ossie Clark
Mulberry - Ascot Ladies’ Day
David Koma- Gertrude Three Finger, Cheyenne, 1869-1904, By William E. Irwin
Roland Mouret – “Eyes of Laura Mars”
Preen by Thornton Bregazzi - Haenyeo women divers
Mary Katrantzou - Chesterfield sofa
Mary Katrantzou – Victoriana lampshades
Fyodor Golan - hot air balloons