Calvin Klein FW18: sdrammatizzazione del caos
Sotto l'ispirazione del noto film del 1995 "Safe"
14 Febbraio 2018
Quando tutto ciò che c'è intorno diventa asfissiante, ti fa sentire in trappola e il respiro si blocca, ecco che nasce il bisogno di rinascere, creare un habitat interno che ti liberi, che ti realizzi.
Il brand Calvin Klein, sotto la direzione artistica del fenomeno Raf Simons, mette in scena la sua collezione FW18 durante la cosiddetta New York Fashion Week. L'atmosfera industriale ricreata per l'occasione, viene sdrammatizzata dalla nevicata di popcorn che ricopre la passerella e da abiti che sembrano voler trasmettere questo senso di protezione e quel bisogno di minimizzare quel caos che domina la nostra quotidianità.
Tra i capi presentati dominano i passamontagna, colorati e item indossati da quasi tutti i modelli, a cui si accosta il trend del 'giubbino di salvataggio', con le sue fasce catarifrangenti riproposte su maglioni, pellicce e giacche. Combattere il sistema? Forse si o forse no. Resta il fatto che Simons ha deciso di citare il noto film del 1995 Safe, come elemeto di ispirazione, storia di una Julianne Moore casalinga che, improvvisamente, si ammala de "l'allergia del ventesimo secolo". Diventa intollerante a tutto, dai gas di scarico fino all'aria stessa.
Calvin Klein rilancia il maglione di lana, caldo e comfort, gli impermeabili sono d'argento e rigidi, e, ancora una volta, vengono riproposti i completi camicia-pantalone (come nella scorsa collezione SS18) ma in versione winter, nei colori e nei tessuti.
Questo è Calvin Klein, questa è la rivoluzione Raf Simons.