STITCH TOMORROW - Give fashion a chance!
19 Maggio 2010
La chiamano microfinanza e funziona così: banche che pompano soldi dentro progetti imprenditoriali nelle aree sottosviluppate del mondo attraverso un sistema circolare di prestiti. Obiettivo: strutturare nuove imprese, generare classi di consumatori, sfornare inedite categorie di prodotti. Più in generale si tratta di creare un mercato laddove non potrebbe attecchire spontaneamente. Poi sostenerlo, farlo fiorire.
Stitch Tomorrow è un’organizzazione di microfinanza operante nel sud-est asiatico e completamente gestita da ventenni: un gruppo di indomiti changemaker con in testa l’idea di combattere la povertà (udite udite!) attraverso la moda. Il bello è che pare funzionare.
Su stitchtomorrow.org le risposte ai vostri dubbi da etnoscettici: il team fornisce ai giovani locali formazione, fondi e risorse affinché possano autonomamente creare ed immettere sul mercato le proprie linee d’abbigliamento interamente ricavate da materiale di scarto (patente eco-friendly garantita). Una volta avviata, la neo-impresa restituirà gradualmente il denaro ricevuto nella fase di lancio. Il meccanismo è elementare e insieme prodigioso: se tutto va liscio, qui si salvano pezzi di mondo.
Alla base dell’attività della ong c’è l’idea (saggia) che per realizzare progetti economicamente sostenibili - progetti che trovino al contempo una certa stabilità nel contesto sociale di riferimento - sia necessario coinvolgere diversi strati della popolazione, convogliandone competenze e strumenti. E allora i ragazzi di Stitch Tomorrow si sono organizzati così: ai giovani più agiati viene chiesto di occuparsi direttamente del lato gestionale e imprenditoriale del progetto (produzione, distribuzione, vendita), invitandoli a co-finanziare personalmente il brand come veri e propri soci.
Agli altri il compito di cimentarsi con gli aspetti creativi e realizzativi dell’industria della moda: disegno, cucitura, promozione. Da un lato i manager, dall’altro i creativi.
Come in un’esercitazione a scuola. Solo che qui fanno tutti maledettamente sul serio.
La fondatrice di Stitch Tomorrow si chiama Carmina Mancenon: ha 16 anni, è originaria delle Filippine e va pazza per lo shopping. Lo scorso gennaio ha presentato il suo progetto a Davos, davanti ai leader dei Paesi di tutto il mondo, ricevendo una sorta di standing-ovation. “C’è sempre un modo per trasformare una tua passione personale in un mezzo per fare dell’attivismo. Io ho scelto la moda, perché è la cosa che amo di più in assoluto.
Il punto è che quando scopri che così tante persone vivono in condizioni tanto difficili, l’unica cosa che pensi e che dovresti cambiare le cose il più rapidamente possibile”.
Anche a 16 anni. Anche con la moda.