Streetstar Take Over - Intervista a Domenico Formichetti
Un onesto tet-a-tet con la Instagram star Milan-based
24 Aprile 2017
Local hero milanese, designer e fondatore di FOMO, Domenico rappresenta a pieno lo zeitgeist di una generazione che pone sempre maggiore attenzione alla emergente scena urbana.
Incuriositi su quale sia il suo punto di vista sull'ambiente della scena street, gli abbiamo fatto qualche domanda per saperne di più sui suoi piani futuri, sulla sua opinione riguardo l'ambiente milanese e su quali siano secondo lui i brand da tenere d’occhio.
Sui brand del momento:
Supreme è di sicuro nella lista dei preferiti. Apprezzo moltissimo il lavoro di Shane Gonzales con MIDNIGHT STUDIO e di certo non posso non citare OFF-WHITE di Virgil Abloh e Ben Taverniti Unravel.
Sono rimasto molto colpito anche da Xander Zhou, un designer cinese che con la sua collezione ha spinto davvero molto.
Sui brand istituzionali:
Dior e Prada mi stupiscono ogni anno sempre di più e Gucci, che ormai con Michele ha raggiunto un altro livello. Decisamente anche il Balenciaga di Demna Gvasalia, COMME des GARÇONS e beh, che dire… il maestro Raf Simons.
Sulla scena milanese e la street culture:
Milano è sempre in continua crescita anche se non è ancora ai livelli di Parigi o Londra pian piano si sta avvicinando a quelle realtà. La scena streetwear è molto forte al momento, ho visto un bel cambiamento con il passare degli anni e sempre più persone "avvicinarsi" a questa corrente che ormai è diventata un must.
Sul suo stile identificativo:
Mi piace variare da super skinny a super baggy, da tracksuit a denim, mischiando brand di "alta moda" con lo streetwear. Alta moda e streetwear si stanno progressivamente avvicinando.
Sull’importanza del nome nel mondo dello streetwear:
"Importante"... forse direi fondamentale. Senza box logo, Supreme non sarebbe Supreme.
Conosco persone che non comprerebbero un capo se non ci fosse il marchio e si sa che una tee o una felpa o un qualsiasi item con il marchio stampato o cucito ha maggiori probabilità di andare sold out. Persino Saint Laurent nell'ultima collezione ha prodotto delle box logo…
Sullo streetwear come omologazione o rivoluzione:
Bella domanda, forse cinque anni fa si parlava di rivoluzione, era una cosa fresca, una boccata di qualcosa che prima non si era mai visto mentre ora è solo omologazione. In alcuni settori si tende a farsi accettare dalle persone per ciò che si indossa piuttosto che per ciò che si è.
credits
photography Vincenzo Schioppa
photography Florant Casoria