Francesca Flavia Roson
Università Iuav di Venezia
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Design della moda, III anno
23 anni
Venezia
Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Il tuo Istituto in che modo si è comportato? Quali sono secondo te i pro e i contro delle lezioni da casa?
Per quanto riguarda le lezioni teoriche mi trovo molto bene a seguirle online, mi permettono di distrarmi meno e talvolta di registrarle per rivederle in un secondo momento. I laboratori sono stati penalizzati pesantemente, è fondamentale per noi studenti di moda avere un confronto diretto con i professori e poter usufruire dei macchinari che ci fornisce l’università.
Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dalle conseguenze dell’isolamento. In qualità di consumatore ma anche in qualità di futuro addetto ai lavori, secondo te quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?
Una delle conseguenze peggiori di questa crisi potrebbe essere una ripresa del fast fashion che nell’ultimo anno era in calo. Nonostante il fallimento di Forever 21 e la chiusura di alcuni punti vendita di H&M temo che riaperti i negozi i consumatori guarderanno solamente al risparmio economico senza curarsi dell’impatto ambientale e sociale.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena, qual è la soluzione per continuare a essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Creatività è anche la capacità di creare soluzioni, in questi mesi i miei progetti sono stati un vero e proprio stimolo che mi ha permesso di andare avanti nonostante tutto si fosse fermato. Il meraviglioso mondo di internet mi permette di conoscere sempre cose nuove senza dover uscire di casa, a partire dai social network fino alla vastissima quantità di archivi online, il segreto è continuare a fare ricerca sempre.