Chiara Sofia Grimaldi
IED Roma
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Fashion Design, III anno
23 anni
Roma
Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Quali sono i pro e i contro delle lezioni da casa?
I corsi sono prontamente iniziati secondo le nuove direttive e, al principio, seguire le lezioni da casa si è rivelato piacevole. Egoisticamente il tempo di bere il proprio caffè con la consapevolezza di non dover correre subito dopo a prendere l’autobus sembrava non avere prezzo. Realisticamente parlando i contro sono numerosi e riguardano didattica e rapporti interpersonali. Le dinamiche di classe mancano e il lavoro in team, che spesso caratterizza il mio settore, portato avanti in remoto restituisce una sensazione di incompiutezza. Le lezioni, condotte al meglio dai docenti, diventano però complesse quando la materia è pratica e gli insegnanti possono interagire con noi solamente attraverso uno schermo mentre a noi è dato lavorare ma talvolta in assenza dei mezzi indicati invece disponibili in sede.
Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dall’isolamento. In qualità di consumatore e di futuro addetto ai lavori, quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?
Pur avendo tutti subìto gli effetti dell’isolamento, ad esserne maggiormente colpite sono state le piccole realtà che si appoggiavano altrove per produzione e distribuzione, attività che quindi dovranno ripartire dopo un lungo periodo di fermo e assenza d’entrate. Un rallentamento non solo nelle grandi aziende ma anche, e soprattutto, nei laboratori dei nuovi creativi.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. Qual è la soluzione per continuare ad essere creativi?
Mantenere la mente aperta, continuare a cercare. Riscoprire spazi quotidiani, suoni e rumori ai quali ci eravamo abituati, porsi con costante curiosità verso noi stessi e l’esterno che ci è prossimo.