Nerina Natoli
IED Roma
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Fashion Stylist
26 anni
San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno)
Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Quali sono i pro e i contro delle lezioni da casa?
IED ha organizzato lezioni da remoto, offrendoci anche varie occasioni didattiche extracurricolari e l’accesso ad un’ampia biblioteca digitale. In questo senso il lockdown è stata una rivelazione “felice”; l’apprendimento è diventato fast, ma non per questo meno smart. Da un altro punto di vista, invece, la mancata presenza umana sembra aver impoverito il senso ultimo di tutto il processo formativo, che è poi la crescita: come se la presenza dell’altro e il confronto fossero il presupposto per esperire ciò che si è appreso e, quindi, chi si è diventati.
Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dall’isolamento. In qualità di consumatore e di futuro addetto ai lavori, quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?
Immagino che le conseguenze peggiori saranno economiche, legate alla presumibile scomparsa o all’assorbimento del tessuto imprenditoriale di piccole e medie dimensioni, oltre al rischio di un’eccessiva contrazione dei consumi che avrebbe come effetto quello di stremare un sistema che invece sostiene un circuito economico diversificato, che garantisce occupazione a molte persone. Da un punto di vista creativo, le difficoltà sono occasioni, prima tra tutte quella di trovare degli espedienti futuribili in grado di riattivare il mercato.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. Qual è la soluzione per continuare ad essere creativi?
Navigare ad libitum nelle proprie fascinazioni.