Federica Esposito
IUAD Accademia della Moda
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21 anni
Corso di Fashion Design, III anno
Napoli
Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Il tuo Istituto in che modo si è comportato? Quali sono secondo te i pro e i contro delle lezioni da casa?
La IUAD ha provato il prima possibile a interagire con noi ragazzi organizzando gli incontri per le lezioni online, credo che ci sia la necessità, in primo luogo anche da parte mia di studentessa, di dover seguire i corsi e di poter stare al passo con il programma; ma ho riscontrato difficoltà per alcune materie trattate, le lezioni di corsi di tipo teorico risultano più facili; per quanto riguarda corsi come quello di modellistica credo sia difficile poter seguire un po' per tutti, è una materia pratica che ha bisogno di attenzione e di prove, e tramite uno schermo talvolta è duro stare dietro al docente. Ma d’altronde non ci possiamo fermare e proviamo a dare il meglio, e credo che anche i docenti di questa materia avranno trovato le medesime difficoltà, di non poter seguire altrettanto bene i propri alunni.
Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dalle conseguenze dell’isolamento. In qualità di consumatore ma anche in qualità di futuro addetto ai lavori, secondo te quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?
Molte persone omettono, o non sanno che dietro ad un designer ci sono mille persone e Team che lo seguono e che aiutano ad ottenere quel determinato prodotto finale; purtroppo o per fortuna le cose che cambieranno sono molte, le aziende dovranno adeguarsi ad altre necessità della propria clientela, già si pensava a ridurre il numero di sfilate, a pensare in maniera più ecologica ed economica; credo che questo cambiamento porti delle innovazioni nel mondo della moda, tutte le persone nel settore sono sicura faranno del loro meglio per far si che il loro prodotto finale arrivi al consumatore o chi di dovere in modo altrettanto forte e diretto. Non credo ci siano conseguenze migliori o peggiori, credo che i problemi siano tutti allo stesso livello e dello stesso peso in questo momento, ma i professionisti sapranno trarre a loro vantaggio dettagli utili anche in queste circostanze.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena, qual è la soluzione per continuare a essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
La mia creatività si basa sulla vita, sull’osservazione di ciò che abbiamo intorno, gli stimoli dall’esterno sono continui ed infiniti. Ultimamente su i social vedo foto di tramonti, fiori, finestre, divani, insomma, tutto ciò che in questo momento ci circonda, la nostra casa, e quell’aria fresca di cui possiamo godere affacciandoci al balcone; e sono felice che le persone alzino gli occhi al cielo, che diano importanza ai dettagli e alle cose che prima forse, avevano un valore diverso per loro. Un’altro modo per vivere un mondo non attraverso gli occhi, ma tramite l’immaginazione, il pensiero è: leggere, leggete, immergetevi in contesti che magari non avete ancora vissuto o conosciuto, immergetevi nelle parole di qualcun altro, fatele vostre.