![Michele Ricci IUAD Accademia della Moda](https://data2.nssmag.com/images/galleries/24010/thumbs/Michele-Ricci-foto-nss-magazine-2.jpg)
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Michele Ricci
IUAD Accademia della Moda
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Corso di Fashion Design, II anno
20 anni
Napoli
Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Il tuo Istituto in che modo si è comportato? Quali sono secondo te i pro e i contro delle lezioni da casa?
Nel mio istituto fin da subito si è iniziato con il lavoro a distanza, una modalità nuova per tutti, ma in alcuni casi molto efficace; perché la concentrazione è più alta, ed il confronto è immediato. Quello che si è perso, ovviamente, è il rapporto umano, con il docente e soprattutto con la classe. Questo rendeva più leggere le lezioni e anche più stimolanti. Nel nostro caso infatti stare con gli altri è importante, ci si scambia idee, consigli e punti di vista; ci si riesce a capire al volo con uno schizzo, senza tener conto dei fastidiosissimo problemi di connessione.
Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dalle conseguenze dell’isolamento. In qualità di consumatore ma anche in qualità di futuro addetto ai lavori, secondo te quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?
La crisi che stiamo vivendo ha avuto grandi ripercussioni sul mondo della moda, le presentazioni delle nuove collezioni e i nuovi progetti dovranno essere posticipati. Questo porterà a mio avviso ad un rallentamento generale e probabilmente ad un riciclo delle passate stagioni.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena, qual è la soluzione per continuare a essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
La creatività e la fantasia non si fermano, almeno loro possono continuare, e devono farlo, a viaggiare libere. Credo che non ci si debba far abbattere da queste restrizioni, bisogna andare a ricercare nella nostra mente l’ispirazione pensando a qualcosa di nuovo, di diverso. Trovo ovunque i miei spunti, conservo immagini, riviste, pezzi di carta, guardo film; in questi casi ogni cosa, ogni dettaglio può diventare un elemento su cui lavorare.