Alice Svidercoschi
IED Roma
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CG Animation, III anno
23 anni
Roma
Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Quali sono i pro e i contro delle lezioni da casa?
Il primo impatto è stato difficile per tutti. Io le lezioni le avevo già finite ma davanti avevo la tesi a giugno e alcuni esami da finire. All’inizio è stato difficile accettare di rimandare quel momento tanto atteso, ma io e i miei colleghi abbiamo capito che l’importante era rimanere uniti. IED ci è stato vicino cercando di rendere tutto il più semplice possibile con riunioni e gruppi WhatsApp, con cui tenerci continuamente in contatto. Inoltre, sono stati tempestivi nel fornirci delle licenze personali di alcuni programmi che ci erano necessari per gli esami, così da poterli usare sui nostri computer anche a casa. Le riunioni per la preparazione della tesi come le lezioni online sono assolutamente una valida alternativa. Sicuramente non c’è la sinergia che si crea in un gruppo di persone. Manca la fisicità, il contatto con le persone, l’empatia. Si diventa freddi a forza di parlare con un oggetto ma tocca alle persone cambiare questa cosa. Comunque ci sono tantissimi fattori a favore delle lezioni online. Ho amici che facevano ore di treno per raggiungere IED, mentre la tecnologia accorcia le distanze e regala più tempo per studiare e da dedicare a te stesso. Ti permette di non fare assenze, ma soprattutto è difficile fare tardi alle lezioni se sono in camera tua.
Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dall’isolamento. In qualità di consumatore e di futuro addetto ai lavori, quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?
In qualità di futuro addetto ai lavori nell’ambito della CG, e quindi quello del cinema e della televisione, sto vedendo quanto queste industrie abbiano subìto un tracollo. Non si possono più girare film, né riempire i cinema. I set sono chiusi, e tantissime produzioni sono bloccate. La conseguenza peggiore è che sarà molto più difficile trovare lavoro in questo ambito ma, soprattutto, sarà difficile riuscire a ripartire mentre si fanno i conti con i milioni di euro di debiti.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. Qual è la soluzione per continuare ad essere creativi?
Gli spunti sono sempre gli stessi. Non poter uscire non limita la creatività. Sicuramente la rallenta, ma non la limita. Siamo figli dell’era digitale, i miei spunti li trovo anche solo aprendo Pinterest. Ogni giorno ci sono miliardi di creativi che postano online idee e progetti. Facendo un lavoro creativo, ho avuto anche la fortuna di vivere e passare la mia quarantena con i miei migliori amici che lavorano nell’ambito dell’illustrazione e della musica. La creatività la troviamo sicuramente dentro di noi, ma soprattutto ci confrontiamo ogni giorno sui nostri lavori, su nuove idee o su possibili progetti da realizzare insieme.
Come continuare ad essere creativi da soli? Io ho scoperto il piacere di rilassarmi, di leggere quei libri abbandonati e anche che con le piante non sono così negata. Nei piccoli gesti, nelle piccole azioni, nel mondo infinito di idee che puoi trovare su Internet puoi scoprire un po’ di te stesso, anche se senti di averlo perso. La soluzione non esiste davvero, varia da quello che sei e da quello che stai provando. Soltanto annullandoti e isolandoti capisci quello di cui veramente hai bisogno.