Francesca Caranzano
IED Torino
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Fashion Design, II anno
20 anni
Chivasso (Torino)
Le scuole sono state fra le prime strutture ad adeguarsi alle nuove misure di emergenza. Quali sono i pro e i contro delle lezioni da casa?
Il mio istituto ha prontamente cominciato ad erogare lezioni online, nonostante la difficoltà di riconvertire un percorso di studi pratico come il nostro in forma telematica. Sicuramente perdere la parte di interazione fisica con gli insegnanti e con i materiali del nostro mestiere è una grande mancanza. Di positivo c’è che non dovendosi spostare per raggiungere l’università si ha molto più tempo e che spesso si è più concentrati nel seguire le lezioni nella solitudine di casa propria.
Le industrie del fashion e del design sono state fra le più colpite dall’isolamento. In qualità di consumatore e di futuro addetto ai lavori, quali saranno le conseguenze peggiori di questa crisi?
Penso che la gente diventerà ancora più attenta ai prodotti che acquista: forse si comprerà di meno e i capi non dovranno più soddisfare unicamente canoni estetici, ma anche etici. L’industria quindi dovrà soddisfare questa richiesta.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. Qual è la soluzione per continuare ad essere creativi?
È un periodo altalenante per la produzione creativa: ci sono momenti pieni di spunti di riflessione ed altri in cui la realtà circostante diventa troppo pressante e mi blocca. Invece di ispirarmi ad elementi esterni, ad esempio viaggi, parto più dall’interiorità, da un’indagine su quello che sento e su cui magari non mi ero mai soffermata: il risultato è sicuramente diverso da quello precedente.