Domiziana Liparoti
Politecnico di Milano
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Design della moda
21 anni
Brescia
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Ho iniziato a fare attività fisica, forse perché mi manca camminare verso l'università ogni mattina. Suono anche il piano a volte, non lo facevo da molto tempo. Poi seguo le lezioni, lavoro ai miei progetti, sento gli amici, lavoro alla tesi. A volte dimentico cosa stia succedendo, poi realizzo quanto mi manchi la mia vita vera.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
La grande scoperta della quarantena sono stati i film: ho iniziato a guardarne di ogni tipo e genere. E ho realizzato quanto le mie radici e i miei amici siano una costante del mio lavoro, fonte inesauribile di ispirazione.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Temo il ritorno alla normalità: mi spaventa pensare a come i rapporti interpersonali potrebbero cambiare. Temo anche che non saremo capaci di trasformare questa tragedia in opportunità, di cambiare ciò che nel mondo pre-COVID-19 non funzionava.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
È difficile pensare a come questa vicenda trasformerà la nostra vita e le nostre percezioni. Immagino però un futuro più responsabile nelle scelte e più appassionato della vita.