Elisa Rossi
Politecnico di Milano
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Design della moda, I anno (Master)
23 anni
Bergamo
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è cambiata completamente. I giorni sono dedicati interamente ai progetti universitari e personali, ma la mancanza di una routine ha rallentato i miei soliti ritmi. Alzarsi la mattina è sempre più faticoso senza avere uno scopo preciso, se non quello di qualche meeting virtuale o di una lezione universitaria. Le ore sono scandite dai pasti e dai vari appuntamenti, anche se avere la mente piena aiuta a distrarsi in questo periodo.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Il contatto diretto con le persone è per me qualcosa di fondamentale per alimentare la mia creatività. Incontrare e scoprire nuove culture, viaggiare e vedere nuovi scenari è la mia fonte primaria. In questo periodo in cui tutto ciò è limitato e vietato, alimento la creatività leggendo, guardando film, viaggio virtualmente con le immagini. Non necessariamente con argomenti legati al mondo del fashion, ma cerco di ampliare le mie conoscenze in questo momento in cui il tempo a disposizione è maggiore. In momenti particolarmente ispiranti disegno, faccio collage e penso ai miei progetti futuri.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Le mie preoccupazioni principali sono rivolte alle persone a cui tengo di più. La mia famiglia, i miei amici e i loro rispettivi parenti. Bergamo è una delle città più colpite e il virus è diventato protagonista delle nostre vite, scandite ogni giorno da notizie che non vorremmo sentire. Anche a livello economico, ho paura che la mia città non si riprenda adeguatamente così come l'Italia in generale. Ho paura di non riuscire più a tornare alla normalità come la conoscevo prima e di non poter fare l'Erasmus il prossimo anno.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Da quando siamo in quarantena, ogni giorno dedico qualche minuto a riflettere su ciò che sta succedendo, a volte è difficile capirlo e ho bisogno di estraniarmi. Rifletto sul tipo di persona che voglio essere e quali sono i valori per me fondamentali, quali sono le mie radici per ripartire. "C'è bellezza nella semplicità" è il mio motto e l'ho sempre riportato in tutto ciò che faccio, anche nell'estetica dei miei progetti. Mi immagino un futuro che riparta dalle cose semplici e durature, un mondo che vada più piano e che ogni tanto abbia il coraggio di fermarsi, senza perdere la determinazione e la forza che caratterizza il nostro Paese. Credo nella possibilità di una maggiore attenzione anche nei confronti dell'ambiente, nella ricerca di soluzioni più sostenibili in tutti gli ambiti. Sono tutte speranze, cerco di mantenere alta la positività, ma avere certezze su come sarà il nostro futuro è difficile.