Federica Ciancio
IUAD Accademia della Moda
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Fashion design, anno III
21 anni
Napoli
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Ad essere onesta, per certi versi è cambiata in meglio. Dall’inizio del lockdown, sto imparando ogni giorno a focalizzarmi su me stessa, i miei obiettivi, i miei hobby e i miei studi...tra alti e bassi. Giornate in cui non ho voglia di dare il 100% capitano lo stesso! Ma cerco di far conciliare tutto, tra accademia, workouts e svaghi vari. Ho ritrovato anche un po’ della mia creatività che era andata persa per via delle mille distrazioni che c’erano prima, distogliendomi magari da quanto potesse essere facile trovare ispirazione anche nelle piccole cose, nel quotidiano. E paradossalmente, anche situazioni del genere si possono rivelare un grande spunto creativo.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Come dicevo prima, penso gli spunti creativi si possano trovare in qualsiasi cosa, anche in quelle meno scontate. Credo che un creativo debba prenderla un po’ come una challenge: fin dove riesce a spingersi la propria mente? Come è possibile sfruttare al meglio la situazione, senza lasciarsi travolgere dalla negatività? In che modo posso migliorare e portare ad un livello superiore le mie skills? Alla fine credo che sia piuttosto semplice. Come in tutto nella vita, è solo questione di punti di vista e di modo di approcciarsi alle cose.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
In questo momento i miei pensieri sono principalmente rivolti ai miei affetti, a tutte le persone che stanno soffrendo ingiustamente, e alla rischiosa situazione economica a cui è esposto il nostro Paese. Ho spesso paura di dare troppa importanza a cose che in realtà non ne hanno, di non dare il massimo in alcuni momenti avendo tanto tempo a disposizione, e più di tutto mi preoccupa il futuro.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Ci penso spesso ultimamente. Prima di ritornare ad una realtà simile a quella che conoscevamo, passerà inevitabilmente un bel po’ di tempo. Credo e spero, che per certi versi sarà migliore, ma preferisco non crearmi false aspettative, dal momento in cui non nutro troppa fiducia nell’atteggiamento delle persone. Non tutti si rendono conto dell’importanza primaria che avrebbe cambiare determinati comportamenti, per non ricadere negli stessi errori che ci hanno portato alla situazione in cui siamo adesso. Per quanto riguarda il mio di futuro, la priorità sarà focalizzarmi sulla laurea e portare avanti i miei progetti, tra cui quello di trasferirmi, se tornerà ad essere possibile. Credo che sarà ancora più complicato emergere da creativa; già normalmente, nel nostro campo, è un gioco alla lotteria, ma d’ora in poi bisognerà sicuramente puntare tutto sugli elementi che ci contraddistinguono, e possibilmente ci elevano, dagli altri, ciò che ci rende in qualche modo unici e riconoscibili, in un mare di ottime idee e fondamentali necessità.