Virna Marchese
IED Milano
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25 anni
Palermo
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Della mia quotidianità è cambiato tutto: dal vivere da sola in 25mq a Milano, all’essere rimasta “bloccata” nella mia città natale tra le comodità di casa, da una giornata impegnata a una giornata da impegnare, dal non riuscire quasi a farmi bastare 24h, al percepire realmente lo scorrere del tempo. Cerco di dedicare più tempo a me stessa mediante quelle piccole cose che per via dei ritmi frenetici tendevo a trascurare, concedendomi così anche nuovi rituali: la mattina mi piace “ascoltare” il silenzio ed essere carezzata delle prime ore di sole, penso a nuove soluzioni creative, pratico un po' di sport, e con gli amici organizziamo delle aperi-chat confrontandoci sui più svariati argomenti.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
La creatività può nascere ovunque. Mi piace andare oltre ciò che mi si presenta: il caos della mia stanza, i giochi di luci e ombre, i vecchi oggetti di famiglia, i movimenti ed i suoni della natura, la musica. Tutto può essere fonte di idee creative, basta lasciarsi andare all’intuizione.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La perdita dei momenti reali e puri come guardarsi negli occhi o toccarsi e così, piuttosto che vivere autenticamente l’attimo, ritrovarsi sempre più connessi al digitale ed essere di fatto umanamente disconnessi.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Tendo più a vivere il presente e guardare con malinconia al passato, ma d’altronde sono figlia degli anni ’90, a noi risultava già difficile immaginare un futuro, con o senza COVID-19.