Giulia Gravina
IED Milano
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19 anni
Lonate Pozzolo (Varese)
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
L’unica cosa che è davvero cambiata nelle mie giornate è il modo in cui faccio lezione, online e non più di persona, e il fatto che non devo più passare due ore al giorno sui mezzi per raggiungere la scuola. La quarantena si è rivelata per me spaventosamente simile al modo in cui ho sempre passato l’estate… Per impegnare la mia giornata di solito leggo sul balcone al sole, oppure cucino insieme a mio padre.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Sinceramente non credo di possedere chissà quali grandi doti creative, e penso che la buona riuscita di un progetto sia piuttosto determinata dallo studio e dall’analisi. Per quanto mi riguarda, comunque, un buon modo per entrare in uno spazio mentale che mi permetta di lavorare bene e con lucidità, è quello di organizzare il mio tempo, premurandomi di dedicare dei momenti ben precisi al riposo e allo svago.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Potrei dire che mi spaventa l’incertezza e la totale assenza di prospettive per il futuro, ma sinceramente credo di essere più preoccupata per la salute dei mie cari che per qualsiasi altra cosa. Non penso neanche che la nostra società subirà radicali cambiamenti, se non, con tutta probabilità, un periodo di crisi economica che comunque prima o poi supereremo.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Sì, ovviamente trovo molto stimolante pensare a tutto ciò che potrebbe accadere nei prossimi mesi e anni, ma sinceramente credo che qualsiasi ipotesi sia comunque fondata sull’incertezza e preferisco quindi astenermi dal credere di sapere davvero cosa succederà.