Alessia Dovero
Polimoda
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21 anni
Cuneo
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è rinchiusa in una stanza e io con lei. Costretta in quattro pareti mi ritrovo spesso a fare passeggiate immaginarie per Firenze o ad aspettare di prima mattina l'autobus che non arriva mai. Fantasie a parte, potrei dire che il conteggio dei passi sul mio IPhone è inversamente proporzionale alla quantità di cose che ho imparato e che sto imparando in questa quarantena. Mi lascio trasportare dall'idea di poter realizzare qualunque cosa trovando soluzioni con quello che ho già in casa a mia disposizione, con il puro obiettivo di creare creare creare. Daily motto: adattarsi senza limitarsi.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Per me Creatività è saper osservare, guardare dalla finestra e immaginare, ma anche giocare con le cose che ci circondano e dar loro nuova vita, senza paura di sbagliare. Il segreto per mantenerla viva è avere fame curiosità e di conoscenza. Ma come sfamarci? Per fortuna è pienissimo di piattaforme dove GUARDARE documentari, film, vecchie trasmissioni di Baricco che racconta libri (ad esempio Rai Play è ben fornita); ASCOLTARE programmi radiofonici (Parole e Note su radio Capital è un buon mix di poesie, filosofia, spezzoni di film e musica) e podcast su qualsivoglia argomento (ultimamente ascolto Morgana, scritto da Michela Murgia, è una bellissima raccolta di storie di “Donne che vogliono piacersi e non compiacervi, un po' fate e molto streghe, belle e terribili insieme” e anche su Fondazione Prada ci sono podcast interessanti, o sui siti dei musei - per esempio il castello di Rivoli ha raccolto una bella quantità di video performance, foto di artisti vari sotto la didascalia di Cosmo Digitale); LEGGERE tutto quello che capita per mano e non, libri, riviste, giornali, dizionari... Altrettanto importante è SCRIVERE documentare le paure, i sentimenti, scrivere poesie, dare forma ai pensieri, all'aria, scrivere anche solo parole, prendersene cura come se fossero piante, tenere un diario, tenere un diario dei sogni, ... Ognuno ha la propria formula di creatività, non c'è giusto o sbagliato, devi buttarti e lasciarti trascinare dall'istinto.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
In questo momento la mia paura più grande è la prospettiva di non poter più avere a possibilità di vivere le piccole cose della quotidianità (andare il biblioteca, camminare per le strade affollate, andare al cinema o al museo, fare la fila per un gelato e ascoltare la conversazione di quello davanti, sentire ridere qualcuno spontaneamente, raccogliere i fiori a Villa Demidoff, passare la prima domenica del mese a leggere al Boboli...) ma soprattutto vivere le persone (invitare gli amici a cena, andare a prendere un aperitivo, andare in piazza e fare nuove conoscenze, baciarsi e abbracciarsi, bere dallo stesso bicchiere, fare un picnic, incontrarsi per caso in strada, infilarsi in cinque nella stessa macchinetta delle foto in un sabato sera piovoso, condividere il tavolo in trattoria con sconosciuti...)
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Sono positiva, credo che dopo questa crisi rinasceremo più forti e più unici che mai, dobbiamo solo crederci, farci forza, continuare a sognare ed essere pronti a reinventarci!