Sofia Balbino
Università Bocconi
Share
22 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Lezioni, yoga, musica, libri, film. Più o meno potrei riassumere così tutte le mie giornate: ho cercato di creare una piccola routine perché i giorni non scivolino uno dopo l’altro. Beh dai, non sembra male e più o meno mi ci sono adattata. È solo tutto un po' surreale, un po' monotono, talvolta un po' asfissiante.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Dai, tutti abbiamo quelle pile di Taschen comprati e mai letti, quella lista di serie tv da vedere appena si avrà una serata libera, quelle cose che “se un giorno avrò tempo magari ci provo” o anche solo la voglia di prendersi del tempo per sé e rilassarsi. Ne sono io stessa sorpresa ma mi è quasi difficile annoiarmi, a volte vorrei che le giornate durassero di più. Sto cercando di fare tante di queste cose, coltivare le mie passioni, scoprirne di nuove e poi ci sono quei giorni che invece non ho proprio voglia di fare niente e va bene così...perché in certi periodi è quasi un lusso prendersi una pausa. Leggo molti articoli online, guardo le collezioni dei miei musei preferiti, ascolto podcast e seguo corsi: ci sono tanti spunti a nostra disposizione per continuare ad essere creativi pur rimanendo in un solo luogo. Ogni cambiamento e stato d’animo possono essere fonti di nuove idee, riflessioni e creatività.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
È tutto un’incognita e inizialmente la cosa mi faceva impazzire. Sono una di quelle persone con una Moleskine sempre in borsa per programmare i propri impegni. Il fatto di essermi dovuta fermare, di aver cancellato tanti progetti e di non avere certezze per quelli futuri è parecchio pesante. So che finirà ma non avere una data certa da poter segnare sulla mia agendina mi spaventa. Spero di vedere presto il mare.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
No, non so nemmeno cosa mangerò domani a pranzo. Più che altro cerco di non pensarci troppo e di affrontare ogni giorno con più calma, razionalità e leggerezza possibile con la mia tuta, una tazza di thè in mano e una maschera sul viso. Ho il sentore però che, per quanto ora ci sia tanta voglia e bisogno di contatto, luoghi affollati, concerti, birre tra amici e viaggi, ci vorrà più di quanto pensiamo a recuperare la serenità nell’affrontare tutte queste situazioni. Il distanziamento sociale condizionerà le nostre relazioni ancora per un bel po'.