Laura Crugnola
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
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Design del prodotto, III anno
21 anni
Varese
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Devo ammettere che dopo un mese che sono chiusa in casa mi sono adattata meglio di quanto avessi potuto immaginare, nonostante la mia quotidianità sia molto cambiata, in quanto non posso più andare a Milano o vedermi tutti i giorni con i miei amici. Pensandoci questa situazione sta fruttando a mio vantaggio, mi ero ripromessa di iscrivermi in palestra una volta finiti gli esami e nonostante le strutture abbiano chiuso ho iniziato comunque a fare sport, cosa che non avrei mai creduto di poter fare a casa. Ho iniziato a leggere molti più libri e riviste, attività che prima svolgevo raramente avendo meno tempo libero o quello che c’era preferivo impiegarlo in altro modo. Per la felicità di mia mamma ho iniziato a cucinare e ad aiutarla a fare le faccende di casa! Diciamo che essermi costruita una routine è stato di grande aiuto, anche se ogni tanto viene compromessa da Instagram.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Continuare a tenere attiva la mente, leggendo, documentandosi, lasciandosi ispirare dalle cose che ci circondano, nonostante si sia chiusi in casa è fondamentale. Dobbiamo metterci nell’ottica (soprattutto noi giovani) che questa non è una vacanza, non siamo in casa per poter dormire tutto il giorno. È l’occasione per vedere le cose da un’altra prospettiva, non è sicuramente facile rimanere chiusi in quattro mura, ma si deve sfruttare il tempo. Anche banalmente imparare a cucinare e poi ad impattare in una maniera particolare o provare a ri-arredare la propria casa spostando i mobili, possono essere attività creative che aiutano a tenere la mente attiva.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La mia paura più grande in questo momento e che credo che in molti possano condividere, è che qualcuno a me caro possa contrarre il virus. Ho una nonna di 95 anni e dei genitori immunodepressi e non vorrei mai sentirli inseriti nelle liste dei malati in aumento che ogni giorno annunciano nei telegiornali, il pensiero che loro stiano bene anche grazie al fatto che io rispetti le norme di sicurezza, mi sprona a rimanere a casa e affrontare questa quarantena con l’obbiettivo di proteggerli.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Si, ci sto provando, sto anche cercando di affrontare questo argomento all’interno della mia tesi, soprattutto per quanta riguarda il mondo del viaggio: sono una ragazza che ama esplorare il mondo e soffro al pensiero che passerà tanto tempo prima che io possa di nuovo prendere un aereo per andare visitare nuovi posti, quindi sto provando ad elaborare idee su come sarà tra qualche mese o qualche anno.
Sembra una frase fatta, ma spero che la gente non torni egoista come prima, che questa esperienza serva da lezione a tutti, a me in primis, per non sottovalutare quello che ci circonda: dobbiamo essere più rispettosi sia nei confronti del prossimo che del nostro pianeta. Spero anche che la grande diminuzione dell’inquinamento faccia finalmente aprire gli occhi a tanta gente e tante aziende e che finalmente si affrontino questi problemi in maniera più consapevole, ripartendo con un maggiore senso civico e etico.