Vittoria Tunno
Università Cattolica del Sacro Cuore
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21 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
In questo periodo la mia quotidianità è cambiata in modo notevole: la frenesia della vita milanese, degli incontri con gli amici e degli impegni universitari ha lasciato spazio ad un modus vivendi più tranquillo, che inizialmente mi ha spaventata, ma mi ha anche dato la possibilità di riscoprire e coltivare passioni, di pensare a quello che vorrei cambiare nella mia vita e di concentrarmi maggiormente su me stessa. Per passare il tempo sperimento sempre nuovi modi impegnare la mia giornata: leggo, studio, guardo serie tv, ascolto musica e sforno torte in continuazione.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Penso che la creatività aiuti ognuno di noi a sentirsi vivo e a esprimere sotto vari aspetti quello che abbiamo dentro. È proprio per questo che credo che gli spunti per continuare ad essere creativi li troviamo nei nostri sogni e nelle nostre ambizioni, nelle varie passioni chi ci stimolano a dare il meglio di noi. A questo proposito, credo che non ci si debba sforzare particolarmente per cercare la creatività: la possiamo trovare tra le pagine di un libro, nel testo della nostra canzone preferita o semplicemente pensando a quello che vorremo diventare.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La mia più grande paura è riprendere in mano la mia vita, le amicizie e gli affetti, facendo sì che questa lontananza momentanea sia solo un modo per migliorarci e per spronarci a dare il meglio di noi, sotto ogni punto di vista.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Nel post-Coronavirus credo che nulla tornerà come prima. Cambieranno i modi di stare insieme, cambieranno le dimostrazioni di affetto e ognuno di noi farà fatica a dimenticare questo momento e a lasciarselo alle spalle. Sono convinta, tuttavia, che ne usciremo più consapevoli, avremo scoperto valori, passioni ed emozioni che avevamo dimenticato, troppo presi dalle mille cose da fare. Spero che questo momento di stop aiuti tutti, soprattutto noi ragazzi, a vedere il mondo in modo più consapevole, responsabile e creativo, a non trascurare quello che ci rende felici, a restare con i piedi per terra ma con la testa tra le nuvole.