Silvia Longoni
Università Cattolica del Sacro Cuore
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21 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Da quando è stato imposto il lockdown le mie giornate sono diventate estremamente ripetitive, per la maggior parte del tempo mi occupo dei miei impegni universitari e della scrittura della tesi; nel restante tempo cerco di stare il più possibile con la mia famiglia e i miei cani oppure occupandomi di diversi progetti per Cattolica For Fashion. Avere così tanto tempo a disposizione mi ha anche permesso di fare decluttering nei vari armadi.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
I social hanno un ruolo fondamentale nel mio processo creativo, fornendomi spunti attraverso notizie di cronaca ed iniziative che vengono prese in altre parti del mondo. Per continuare ad essere creativi bisogna ritagliarsi del tempo durante la giornata per approfondire curiosità pregresse o avvenimenti che si verificano in questo periodo, riscoprendo articoli o libri che si erano lasciati in disparte per “quando avrò tempo”.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La paura più grande in questo momento è legata a quello che verrà lasciato al futuro, vivere ogni giornata con la consapevolezza che si dovrà modificare ogni abitudine una volta finito tutto. La crisi economica che si sta creando a livello mondiale aprirà diverse possibilità per rivedere i processi di produzione e comunicazione, ma non si ha la certezza di riuscirci.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Immaginare il post-COVID-19 è uno dei pensieri che ho più spesso, tutto si dovrà trasformare per adattarsi ad un nuovo mondo, ma non penso che questo debba avere per forza un’accezione negativa.