Sara Antonelli
Università Cattolica del Sacro Cuore
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21 anni
Lecco
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è stata totalmente stravolta dall’arrivo del COVID-19, infatti a differenza di prima oggi non posso più andare in università come facevo tutti i giorni. In questo periodo di distanziamento sociale mi sono dedicata molto allo studio delle lingue e alla lettura, le mie più grandi passioni. Inoltre sono incredibilmente riuscita a cucinare alcune torte, cosa che prima accadeva davvero di rado.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Stare soli aiuta la creatività per quanto mi riguarda, infatti credo che la solitudine in qualche modo faccia emergere il nostro io. La quarantena ci permette di avere tempo a disposizione per noi stessi, per riscoprirci, coltivare nuovi hobby o continuare quelli che sempre abbiamo avuto. Per quanto mi riguarda, la lettura è lo spunto principale per la mia creatività, la lettura di articoli di giornale e romanzi.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La mia paura più grande è che una volta finita questa quarantena, i contagi tornino ad aumentare e che i nostri sforzi non siano dunque serviti a nulla. Un'ulteriore paura che ho sviluppato in questi giorni di distanziamento sociale è quella per il futuro post-quarantena: come cambieranno le nostre relazioni sociali, il nostro modo di approcciarci gli uni agli altri?
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Sì, mi immagino un mondo nettamente differente da quello che era mesi fa. Credo che la globalizzazione, che per la nostra epoca è un qualcosa di irrinunciabile, sarà frutto di analisi e purtroppo di forti critiche. Inoltre penso che in qualche modo le relazioni tra le persone subiranno un cambiamento, se non nell’immediato sicuramente a lungo termine.