Nicla Leone
Università Cattolica del Sacro Cuore
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20 anni
Milano
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è cambiata innanzitutto nella sua dinamicità: prima dello scoppio dellʼemergenza sanitaria e della forzata quarantena ero sempre in movimento, correvo da casa allʼUniversità, agli uffici dove sto facendo stage, allʼUniversità di nuovo, incastrando spesso altri lavori e casting, e poi a casa, per cena o a volte più tardi. Camminavo tantissimo e mi spostavo da una parte allʼaltra della città. Adesso, invece, è ovviamente statica; sono fissa a casa dalla mattina alla sera come il resto del mondo ormai. Altro cambio drastico subito dalla mia quotidianità in questo periodo riguarda il contatto umano e lo scambio interpersonale; abituata a interagire con tante persone, sia per lavoro che per studio che per “leisure”, ho dovuto, come tutti, convertire i rapporti al telematico. Questo è forse lʼaspetto che più mi pesa: non poter vedere di persona amici e colleghi. Tuttavia, le attività quotidiane non hanno subito particolari variazioni: continuo a studiare, seguire le lezioni online, lavorare, sia per JECatt ‒ Junior Enterprise Cattolica, lʼAssociazione di cui faccio parte, sia per la startup in cui sto facendo stage, e a non fermarmi un attimo (metaforicamente). Anzi, sto riuscendo anche a ritagliarmi del tempo per il workout, cosa che prima era davvero difficile incastrare; e sto passando più tempo con la mia famiglia, che negli ultimi mesi frequentavo di rado.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Farsi trascinare ora più che mai dalla curiosità; investire il tempo libero nella scoperta di nuovi argomenti o nellʼapprofondimento di quelli già conosciuti ma solo superficialmente. Credo sia fondamentale cercare sempre nuovi stimoli e non farsi prendere dalla noia e dallo sconforto. Abbiamo la fortuna di avere internet, di poter seguire corsi online e live Instagram spesso interessanti e formative; facciamolo!
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Perdere le persone che amo.
Stai già immaginando un futuro post- Coronavirus?
Certo! Tutto passa e la storia ci insegna che dopo una grande crisi cʼè sempre una rinascita e una nuova globalizzazione. Il futuro post-COVID-19 sarà inizialmente difficile, richiederà un grande sforzo “rialzarsi”; penso a tutte le imprese, ad esempio. Ma lentamente si tornerà a un grande movimento e a una “semi-normalità”. E poi, avremo il sole estivo dalla nostra!