Jasmine Turba
Università Cattolica del Sacro Cuore
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20 anni
Lecco
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è cambiata molto, sono abituata a frequentare l’università, pertanto essendo pendolare sono abituata a spostarmi. Per impegnare la mia giornata cucino, leggo libri, cerco di espandere le mie conoscenze tech, seguo le lezioni online delle materie del nuovo semestre e mi tengo allenata facendo lezione via webcam alle ragazze che frequentano il mio corso di danza.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Per continuare ad essere creativi, o meglio per ritrovare la propria creatività che a volte viene messa da parte, fate quelle cose che vi fanno dimenticare di essere in quarantena. Quando inizio a ballare potrei starci ore, mi invento passi, coreografie. Solo facendo le cose che amate veramente ricaricherete la vostra “batteria” di creatività.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Di non ricordare più quanto è bello il calore di un abbraccio.
Stai già immaginando un futuro post- Coronavirus?
Io il futuro post Coronavirus me lo immagino molto felice per nessun particolare motivo. È solo quando perdiamo qualcosa che ci accorgiamo di quanto vale. Capiremo cosa è veramente importante e cosa invece è solo una distrazione; noi come generazione saremo probabilmente molto più consapevoli dei nostri comportamenti, abbiamo capito cosa significa sacrificare le cose che prima davamo per scontate. Saremo probabilmente anche più motivati a inseguire i nostri sogni, le nostre aspirazioni perché abbiamo visto che da un momento all’altro possiamo perdere tutto. Capiremo che non c’è un domani per amare, per rischiare, per ambire a cose grandi, bisogna farlo oggi perché il futuro è incerto. Faremo molta fatica per quanto riguarda l’economia questo è certo, rivaluteremo il valore di persone coraggiose che per curarne altre hanno rischiato e dato la propria vita. È un evento tragico che nella sua tragicità riporta coloro che restano a ritrovare la propria umanità.