Luciano Di Marco
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
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Fashion Design, III anno
23 anni
Catania
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è cambiata radicalmente, rimpiango il caos milanese e i salti mortali per riuscire a conciliare i vari impegni senza trascurare nulla. Impegno le giornate in quarantena tentando di organizzare momenti dove prendermi cura del mio percorso di studi, alternati a momenti dove dove posso dedicarmi a piccole coccole quali la lettura e la famiglia.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
La creatività alberga nella mente degli artisti, di conseguenza anche in quarantena è importante prendersene cura, personalmente continuo a scrivere di ciò che amo oppure ho amato, continuo a disegnare a guardare film che probabilmente prima per mancanza di tempo non avrei visto, insomma, tento di nutrirmi di ciò che amo.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Attualmente la mia paura più grande e quella di, una volta passato il pericolo e la paura, tornare in un mondo che non riconosco più.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Penso al futuro con incertezza ma con fiducia, sperando forse ingenuamente di avere anche io le mie opportunità lavorative e personali.