Giulia Gadda
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
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Fashion Design, III anno
21 anni
Fagnano Olona (Varese)
Com’è cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
La mia quotidianità è stata stravolta, tutto questo ha rivoluzionato il mio modo di vivere le giornate, mi sta mettendo davanti alla solitudine e alla necessità di condividere, mi sono riscoperta fragile e ho capito di quanto bisogno abbiamo delle persone. Però mi sono resa conto di non avere mai avuto il tempo per annoiarmi come in questo periodo e che annoiarsi a volte può essere utile per raccogliere le idee e trovare nuovi spunti creativi. Essendo al terzo anno principalmente passo le mie giornate a fare ricerca e a leggere i libri che mi servono per scrivere la tesi, ogni tanto modifico capi del mio armadio cercando di renderli più attuali. Inoltre sono zia di cinque nipoti e passo pomeriggi e serate a video-chiamarli per tenerli impegnati.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena qual è la soluzione per continuare ad essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Sto leggendo molti libri per la tesi, gli spunti per la mia creatività arrivano principalmente da lì e dalla moltitudine di grandi film che finalmente riesco a guardare. Le industrie della moda stanno affrontando una vera e propria sfida, in grado di mettere alla prova anche la nostra creatività.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
La paura più grande in questo momento è quella di non riuscire a vedere un futuro, soprattutto a livello di prospettive nel mondo del lavoro.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
In questo momento trovo difficile immaginare un futuro, solo non vedo l'ora di poter riabbracciare tutti i miei affetti.