Diletta Critelli
NABA, Nuova Accademia di Belle Arti
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Fashion Design, II anno
21 anni
Milano
Com'e cambiata la tua quotidianità? Che cosa fai per impegnare la tua giornata?
Le mie giornate prima del lock-down erano un turbine di impegni ed emozioni, 24h non erano più abbastanza, continuamente in giro per la grande Milano, presa dai mille impegni universitari, concerti, cene e passeggiate, sempre circondata dalle persone che in questi anni hanno creato la mia seconda famiglia. Adesso mi ritrovo nella mia piccola città natale, in una grande casa in confronto al mio piccolo appartamento a Milano, ma le giornate sono diventate una noiosa routine e a tenermi compagnia ci sono le mie numerose personalità che si alternano a loro divertimento. Essendo al terzo ed ultimo anno non posso trascurare i miei obiettivi, quindi cerco di sfruttare al meglio questo tempo vuoto attraverso letture e ricerche di vario genere per lo sviluppo del progetto di tesi. Oltre a dedicarmi alle varie consegne universitarie, in questo periodo posso riprendere una mia grande passione, quella della pasticceria. Insieme al trasporto della musica non posso fare a meno ogni giorno di chiamare e parlare con i miei amici che con la mente mi riportano a Milano, parlare con loro rende l'attesa di questi giorni più leggera.
Il tuo lavoro si nutre di creatività. In questa quarantena, qual è la soluzione per continuare a essere creativi? Quali sono i tuoi spunti?
Sono una persona curiosa a cui piace toccare con mano, osservare e cercare input ovunque. Di conseguenza in questa quarantena non riesco a soddisfare la mia curiosità al 100% ma sono limitata ad una ricerca esclusiva mente via web e attraverso la lettura di qualche libro, in quarantena anche quelli difficili da reperire. Grazie a tutti i social che abbiamo a disposizione riusciamo ad essere connessi 24\24h con ii mondo e possiamo nonostante tutto ad osservare e prendere ispirazione dall'esterno, anche se in maniera limitata.
Qual è la tua paura più grande in questo momento?
Ho avuto molta paura nei primi giorni di quarantena, sono stata travolta letteralmente da insicurezza, tristezza, malinconia ma soprattutto paura che nulla ritorni come prima. Prima di tutto ciò vivevo da mesi in un loop di felicità, stavo realizzando tutti i miei obiettivi, costruendo il mio futuro e di punto in bianco si è rotto tutto. Senza dubbio questo evento cambierà l'intero mondo ma mi auguro di riprendere la mia vita con la stessa energia positiva che è rimasta bloccata in quella città dalle mille possibilità.
Stai già immaginando un futuro post-Coronavirus?
Da brava creativa non posso non immaginare e sognare. Non c'è sera in cui non fantastico sul mio futuro e su quale sarà la prima cosa che farò uscita da questa quarantena. In fondo sognare tiene viva la speranza e adesso ne abbiamo tutti bisogno.