L'inaspettata ascesa degli Italian Charm Bracelet sotto il segno di TikTok

Se eravate adolescenti, preadolescenti o giovani adulti alla fine degli anni’0, probabilmente ricorderete i giorni di gloria degli Italian charm bracelet (detti anche Nomination Bracelet) e forse ricorderete anche il dolore di avere i peli del braccio pizzicati e strappati da quei quadratini in acciaio inossidabile. Per i ragazzini del Sud Italia si tratta di un simbolo d’identificazione regionale, l’emblema inequivocabile della propria appartenenza alla parte più mite della penisola italica ma anche il retaggio popolare di un’infanzia passata con i propri nonni in weekend di pellegrinaggi tra rosari, bancarelle, l'Arcangelo Gabriele e Padre Pio. Se per l’estero infatti il trend è sinonimo dell’y2k e come qualsiasi accessorio peculiare di quegli anni è tornato in auge grazie alla fascinazione morbosa della Gen Z per il vintage, nel Bel Paese le stesse piastrine metalliche dal gusto anni ‘70 si dipingono spesso dei volti di qualche santo. 

Oggi su TikTok l’hashtag #nominationbracelet conta più di 4 milioni di visualizzazioni, #italiancharmbracelet 19 milioni, il più generico #charmbracelet 141 milioni, un limbo infinito di testimonianze thrifting di utenti che tra Vinted ed eBay hanno scovato il bracciale perfetto o le piastrine di ricambio più originali. Tra i marchi più noti a produrre gli Italian charm bracelet, spicca sicuramente lo storico brand Nomination. Ciascun bracciale si compone di una serie di singole maglie modulari (fino a 18) agganciate insieme su una fascia elastica con l'aiuto di un meccanismo di chiusura a molla incorporato; ogni piastrina, intercambiabile e sostituibile, raffigura un disegno, un’immagine o uno stemma smaltato dipinto a mano, i charm sono personalizzabili e i disegni che riproducono sono i più disparati (Elvis, animali domestici, portafortuna, iniziali, bandiere, Hello Kitty etc) così come la varietà di materiali in cui possono essere prodotti (smalto, titanio, oro 18 carati, cristallo, pietre semipreziose, legno).

L’accessorio approdò per la prima volta in America durante la seconda guerra mondiale, quando i soldati erano soliti riportare quei singolari braccialetti in regalo alle loro mogli e fidanzate. I singoli ciondoli in quel caso riportavano le bandiere dei diversi paesi che i soldati avevano visitato e divennero ben presto un vanto esotico, un vero must al polso delle donne statunitensi tornato in voga a più riprese anche come feticcio o dolce ricordo di un viaggio italiano in pieno stile tourist core.