La Mostra di Ai Weiwei a Firenze

Libero. Libero di esprimere la propria opinione, libero di fare arte senza costrizioni, libero di e, da quando le autorità cinesi gli hanno rilasciato il passaporto, anche libero di viaggiare di nuovo. Già, perché Ai Weiwei, provocatorio e controverso artista di Pechino fra i massimi esponenti dell’arte contemporanea, etichettato come oppositore del governo, è stato per fin troppo tempo schiavo della rigidissima politica cinese, passando attraverso le censure, il terribile arresto, le torture, ed, infine, l’esilio.

Adesso torna a far parlare di sé con una retrospettiva allestita a Palazzo Strozzi, Firenze, il cui focus sono i diritti umani. L’attenzione, fin da prima di entrare, si rivolge infatti alla tragica condizione dei migranti che ogni giorno solcano il Mediterraneo nella speranza di salvezza, con un’installazione che vede una serie di gommoni rossi ricoprire la facciata di Palazzo Strozzi. L’opera porta il titolo di Reframe e non è certo passata inosservata ai passanti fiorentini, che hanno da subito reagito in modo polemico. Che piaccia o no però, non si può dire che l’opera non centri il bersaglio, arrivando dritta alle coscienze di tutti noi.

La mostra in sé si articolerà tra installazioni, sculture, oggetti simbolo della carriera dell’artista, serie fotografiche e video, tutti dalla forte connotazione politica. Si parte dal periodo newyorkese, i fatidici anni ‘80 in cui Ai Weiwei scopre Andy Warhol e Marcel Duchamp, e si arriva alle installazioni monumentali e agli assemblaggi di materiali, fino alle opere apertamente politiche come i ritratti dei dissidenti politici in LEGO.

La mostra Ai Weiwei: Libero si terrà a Palazzo Strozzi, Firenze, fino al 22 Gennaio 2017.