“To the Son of Man Who Ate the Scroll”
@ Fondazione Prada, Milano
03 Febbraio 2016
Inaugura domani presso i locali della Fondazione Prada di Milano “To the Son of Man Who Ate the Scroll”, mostra ideata e curata dall’artista polacca residente a Londra Goshka Macuga. Il progetto si articola a partire da un quesito fondamentale: quanto è importante affrontare la questione della “fine” nel contesto della pratica artistica attuale?
Partendo dal sentimento di angoscia che accomuna l’umanità di fronte all’idea della propria estinzione, l’artista esplora temi come il tempo, l’origine, la fine, il collasso e la rinascita, in un percorso multi disciplinare che raccoglie scultura, installazione, fotografia, architettura e design.
In un mondo dominato dalla tecnologia, i robot si configurano come la reale minaccia alla scomparsa dell’umanità: il “man-made man” (l’uomo perfetto prodotto dall’uomo) potrebbe superare il suo stesso creatore e distruggerlo. Da qui l’androide esposto al piano terra del Podium (che da il nome alla mostra) che recita senza sosta un monologo composto da numerosi frammenti tratti dalle opere di grandi pensatori – da Freud a Nietzsche – come a suggerire che un robot è in grado di assimilare una quantità di cultura illimitata, sfidando con forza i limiti della mente umana.
“To the Son of Man Who Ate the Scroll” – dal 4 febbraio al 19 giugno 2016 presso Fondazione Prada, Largo Isarco 2, Milano.