Peddy mergui - wheat is wheat is wheat
luxury food packaging
25 Aprile 2014
Quest'anno siamo oltre il fast fashion: siamo passati direttamente al fast food, sempre fashion, scusate il gioco di parole. A cominciare dalle passerelle: da Moschino Jeremy Scott è riuscito a rendere glam anche le patatine fritte di McDonald's, mentre da Chanel kaiser Karl ha reso il runway un supermercato vero e proprio, completo nei minimi dettagli, con prodotti di ogni genere tutti rigorosamente veri e siglati Chanel, che gli invitati hanno fatto a gara per accaparrarsi a fine sfilata.
Il mondo del design non poteva rimanere a guardare, dato che le sfere si influenzano.
Ecco che l'artista israeliano Peddy Mergui, il cui lavoro è l'oggetto di una mostra “wheat is wheat is wheat” al museo of crafts and designs di San Francisco fino al 15 di Giugno 2014, risponde con i packaging di lusso, ridisegnando con i loghi e colori dei brand più noti alimenti e prodotti del quotidiano come il latte o la farina. Immaginate di andare a fare la spesa e di mettere nel carrello le uova Versace, la frutta della Nike o lo yoghurt di Tiffany. Certo la vostra spesa sarebbe super lusso ed esteticamente piacente, ma è tutta qui la riflessione dell'artista: quanto conta l'aspetto di packaging nelle nostre scelte da consumatore? Ci attira di più un prodotto per il suo label o per la sua qualità? Poniamoci la domanda se prenderemmo più piacere a bere del latte che esce da un cartone “Apple” o da uno normale. Sembreranno anche domande banali a prima vista, ma in realtà esistono interi studi sociologici in merito, ed in definitiva è proprio il lavoro dei pubblicitari e altri geni della comunicazione e del marketing, quello di influenzarci con i metodi più disparati.
Intanto, qui il lavoro di design è efficace e ben eseguito, riprendendo colori e motivi dei brand nei minimi dettagli, ma anche ispirazioni di forma: il cartone degli agrumi Nike a triangolo richiama infatti le geometrie del logo e dei prodotti in generale, come quelle del cartone del latte ricordano l'essenzialità e l'estica minimal del design Apple.
E voi, ve li immaginate i brand di lusso flirtare con la quotidianeità? In realtà già succede se pensiamo alle bottiglie di Coca Cola di Marc Jacobs o Jean Paul Gaultier, o alle scatoline porta- assorbenti di Christian Lacroix, per citare solo gli oggetti da supermercato. Come possiamo ricordare queste cose sono andate a ruba a risposta che sì, in un certo modo ci facciamo influenzare sia dall'edizione limitata e dall'accessibilità del prodotto, che dal packaging e dal suo impatto visivo.