LVMH sta per acquistare la galleria d'arte più importante al mondo?
La multinazionale delle gallerie incontra la multinazionale del lusso
31 Ottobre 2022
Il rapporto tra arte contemporanea e moda di lusso è sempre più stretto. Lo dimostrano le iniziative di François Pinault, amministratore delegato di Kering, da oltre vent’anni possessore della casa d’aste Christie’s, nonché proprietario di Palazzo Grassi e di Punta della Dogana a Venezia e della più recentemente inaugurata Bourse de Commerce a Parigi. Lo dimostrano anche le mire del fondatore e presidente di LVMH Bernard Arnault, mecenate, collezionista e a capo della Fondazione Louis Vuitton, che sfoggia a Parigi la sua sede disegnata da Frank O’ Gehry. Ma una nuova acquisizione potrebbe aprire scenari inaspettati, rendendo il legame tra gallerie d’arte e i vertici del lusso ancor più stretto, labile e complesso, a seguito di una fusione tra multinazionali che oltre a modificare le dinamiche del panorama dell'arte contemporanea potrebbe costituire un precedente significativo nel mondo del collezionismo.
Secondo un'indiscrezione lanciata in Italia il 24 ottobre da Dagospia e riportata da ArtTribune, il secondo uomo più ricco del mondo dopo Elon Musk secondo Forbes, Bernard Arnault, sarebbe in trattativa con Larry Gagosian, mecenate californiano di origini armene, per l’acquisizione dell’omonima mega-galleria, nata a Los Angeles nel 1980 e che ad oggi conta ben 19 sedi e due shop in tutto il mondo. Una voce che ha iniziato a diffondersi in occasione della settimana dell’arte parigina tra gli stand della nuova fiera Paris+, subito smentita da Artnews e WWD. Eppure, stando a Kenny Schachter, critico d’arte e curatore, la notizia non solo sarebbe vera, ma la trattativa sarebbe già stata conclusa. “Ultime notizie!” - ha commentato Schachter sotto l'inequivocabile ritratto di Gagosian intento, in ginocchio, a far calzare una decolleté ad una dama sconosciuta: «La Gagosian Gallery è stata venduta a LVMH di Bernard Arnault. La mercificazione dell’arte come solo altro accessorio di moda da collezione e oggetto di lusso è ora completa».
Per Arnault, controllare il ramificato impero di Gagosian vorrebbe dire avere il controllo di 100 tra gli artisti più quotati al mondo nonché la possibilità di lanciare ai massimi livelli giovani artisti come il gallerista ha fatto di recente con Jadé Fadojutimi e Anne Weyant, assestando un notevole scossone al mercato dell’arte. Se la notizia fosse vera, per la prima volta una galleria di notevoli dimensioni diventerebbe parte di una multinazionale. Ma molti interrogativi restano sospesi oltre la veridicità stessa della notizia: cosa diventerà il network di gallerie di Gagosian nelle mani di Arnault? Come cambierà il business dell'arte? E come verrà integrato con gli altri business del gruppo? In effetti, molti si chiedevano che cosa sarebbe accaduto all’intera struttura di Larry Gagosian che ha 77 anni e non ha eredi, forse la mossa di Arnault potrebbe essere la risposta.