Hortensia Armchair, da arte digitale a realtà
Dopo essere diventata virale sarà l’azienda MOOOI a produrla per la sua line-up primaverile
20 Aprile 2021
Forse in futuro la storia dell’Hortensia Armchair sarà ricordata come un case study o una vicenda emblematica dei suoi tempi: nata come progetto digitale diventato virale su Instagram, fino a pochissimo tempo fa la si riteneva quasi impossibile da produrre in massa - servono 30.000 “petali” di tessuto sagomati al laser per produrla - ma, grazie al brand di design MOOOI, trasformarla in realtà è stato possibile e la sua release ufficiale avviene proprio oggi. Il successo della sinergia fra i due designer originali, Júlia Esqué e Andrés Reisinger, e MOOOI ha portato la creatività dei due ad ampliarsi, arricchendo il concept con nuove colorway declinate secondo l’esteso archivio tessile di MOOOI.
Al momento la poltrona è disponibile in due colorway principali, Petal Pink e Petal Grey, ma sul proprio sito web, MOOOI ha già creato un simulatore digitale che permette di sperimentare una vasta gamma di stoffe per la costruzione dell’Hortensia Armchair, inclusa la stoffa Extinct Animal Fabric e le colorway Pavone Dark Green e Calligraphy Bird. Essere riusciti a tradurre un design nato per il mondo digitale in un prodotto serializzato, senza perdere nulla dello spirito originale del progetto è stata forse la sfida maggiore per i due designer e per l’azienda MOOI, il cui CEO, Robin Bevers, ha così commentato:
Fin dal principio, il nostro obiettivo era quello di integrare questo design sensazionale nelle abitazioni di tutto il mondo. Qualcuno potrebbe dire che 30 000 petali sono un progetto ambizioso, ma per noi raccogliere la sfida è stato davvero entusiasmante.
Insieme all’Hortensia Armchair, Andrés Reisinger ha anche creato la linea di tappeti Ripple, anch’essa nei colori del rosa e del grigio, che riproduce le ondulazioni concentriche che una goccia produce sulla superficie dell’acqua – un richiamo alla meditazione, ma anche alla passione del designer argentino per le sculture sferiche digitali e le forme tondeggianti.