Intervista a Luca Benedet
23 Febbraio 2011
C’era una volta, ma credo ci sia ancora, un ragazzo con delle macchine fotografiche, delle pellicole, una bici, una batteria, qualche paio di sci, un pò di amici e un bel pò d'inchiostro addosso.Poi, un dì hai scoperto la fotografia, come?Credo di averla scoperta con le macchine usa e getta che trovavi nei fustini del Dixan.Subito dopo è arrivata la Yashica di papà,poi una digitale un pò crappy, una un pò meno,analogiche e occhi più sensibili.
Cos’ha cambiato?
Sicuramente il conto in banca.Ha cambiato che mi son tolto qualche soddisfazione sebbene molto "piccola" come per esempio vedere pubblicate le mie foto su riviste varie,o appese in giro a mostre,o in casa di amici.Mi ha fatto conoscere persone,vedere posti nuovi,valutare le cose in modo diverso e con un altro approccio.Mi ha nutrito se vuoi.Ora come ora non vedo lati negativi a livello di sensazioni ed emozioni. Ma non parliamo di $$$.
Macchina fotografica è uguale a?
Uguale a magia.
Cosa significa per te tenere in mano una macchina fotografica?
Tra qualche risposta lo scoprirai.Valanghe a parte per me significa in qualche modo avere una responsabilità,che può variare a seconda delle situazioni ma che comunque un pò ti condiziona.Ma sempre in modo positivo.Le fotografie sono memoria,fanno parte della storia e dell'apprendimento di essa.E' un bagaglio troppo grande,se sappiamo quello che sappiamo è anche e soprattutto grazie alla fotografia.Ma ti immagini un mondo senza immagini,senza memoria?La memoria è tutto ed è lì che arriva la responsabilità.Ognuno di noi secondo me ha la responsabilità di trasmettere qualcosa ai posteri.Non capisco le persone che vedono posti nuovi e non scattano nemmeno una foto.Quando si invecchia le foto aiutano a ricordare.
In che mood sei di solito quando riesci ad esprimerti al meglio attraverso gli scatti?
Premetto che sono molto lunatico.In genere dipende da come mi sveglio la mattina.Sovente mi capita di scattare con un pò di alcol in corpo.Ma non dò tutta quest importanza all'umore quando faccio foto.Neutro.
Dire "wow" davanti ad una foto. Cosa ti fa reagire?
La situazione nella quale è stata scattata.Friedman,Boogie,Majoli,Natchwey,Walker,Leibovitz,Burrows.Loro mi fanno reagire.
Quali esperienze ti hanno “cresciuto” a livello fotografico?
Le varie uscite in montagna con i miei amici,il freddo,il tour con i Linea 77,le brutte situazioni ma anche quelle piacevoli.Riesco sempre a trarre qualcosa di positivo dalle foto.
Da chi arriverebbe o è arrivato il commento/complimento più importante per te?
Ultimamente scambi di mail e pareri con Zuek.Ma ogni tanto anche mia mamma è contenta delle foto che vede sulle riviste.
Se la fotografia è arte, per te cosa rappresenta?
Arte,parolona.Non lo so se è arte,se dovrebbe esserlo e chi lo deve dire.Come ti dicevo prima per me è magia,tempo inteso proprio come scorrere del tempo,memoria.Questo è per me.Un grande contenitore.
E se fosse un libro, un film e una canzone, sarebbe?
Il Piccolo Principe,Lost In Translation e I Fought The Law.
Quando ti ispiri a qualcuno in che modo lo fai?
Con ammirazione.E stupore,ma anche timidezza.
Scatti anche ai parties, cosa ti trasmette la gente in quei momenti?
Tristezza.Grazie a dio mi è capitato di farlo solo poche volte.
Paesaggi o ritratti?
Ritratti.Ma anche i paesaggi hanno da dire cose.Sono molto geloso però dei "miei" paesaggi,nel senso,quando vado in montagna e scatto è raro che poi lo pubblico.E' roba mia,se vuoi alzi il culo dalla sedia e ti fai un giro quassù.
La storia a cui sei più affezionato?
Ce ne sono diverse.Le più belle sono collegate alla neve,probabilmente il f/s 3 di Ciccio a Vétan dopo aver fatto due giorni di festa e un pranzo gargantuesco,una situazione quasi surreale.L'ultima te la racconto perché grazie a qualcuno ho la fortuna di poterlo fare.Austria,valle dello Zillertal,circa due settimane,anzi tre settimane fa,ero con uno dei miei migliori amici a far foto su un pendio apparentemente tranquillo.Mi tolgo gli sci,poso lo zaino e aspetto che Bubba parta per lo shot.Mancava poco quando sento un rumore bello potente,faccio appena in tempo a voltarmi quando sento la parete che si stacca sotto i miei piedi.Valanga.Ci ha trascinato giù per un 200 metri,avevo in mano la macchina foto,in quel momento la stringevo più forte che potevo,era come un appiglio per me.Ho solo sperato.E' andata di lusso.Certe cose ti aprono gli occhi e la mente in modo più che netto.
Sei “analogico” perché?
Perché posso tenere le pellicole in frigo,tirare i rullini,vedere la grana,sentire il profumo della pellicola,toccarla.E certe volte stupirmi.
Sei fiero di te quando?
Quando riesco ad arrivare alle persone.E' bello condividere talvolta.
Non c’entra nulla, ma a colazione cosa mangi?
Dipende se mi alzo dopo aver fatto la notte o prima di fare il turno del mattino.Generalmente pane e marmellata,nutella e un caffè lungo.Ma non disdegno le uova.
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