Contemporary File: Visionary Art
15 Febbraio 2011
"Passionalmente mistico" questa è la prima parola che mi è balenata in mente non appena ho posato lo sguardo sulla controversa opera di Alex Grey, noto artista statunitense nonchè uno dei maggiori esponenti della Visionary Art.
Pittore, scultore, performer, creatore di opere multimediali e installazioni, ha conosciuto la fama realizzando opere surreali e dalla profonda perfezione anatomica, famoso per la sua collaborazione con il gruppo dei Nirvana, e per l'aver fondato il CoSM (Chapel of Sacred Mirrors) istituzione no-profit a favore della cultura visionaria americana.
L'amore e il sentimento sono da tempo immemore immutati protagonisti di rappresentazioni artistiche, ed il nostro caro Alex non disdegna questa lunga tradizione usando tutta la sua creatività pischedelica per realizzare, a mio parere, il non plus ultra dei suoi lavori. Quest'opera non è semplicemente la rappresentazione anatomica di un bacio, ma è molto di più, è un viaggio nel profondo essere dell'uomo, un intreccio di pensieri e culture diverse, infatti salta all' occhio come l'artista si diletti ad arricchire le sue produzioni con svariati simbolismi religiosi quali: aure e chakra, oltre a ricorrenti forme geometriche. L'opera analizzata è la terza rappresentazione del Sacred Mirrors, una composizione di dipinti a grandezza naturale rappresentante l'intricato viaggio dell'uomo alla ricerca della sua divina natura. Alex ha posto noi spettatori dentro il corpo umano, tra le sue intricate autostrade veneree, rendendoci parte del sentimento, e di tutto quello che ne scaturisce.
Il suo è un vero e proprio scrutare dentro l’anima, svelandone i suoi più intimi segreti, facendo dolcemente combaciare: arte, anatomia e folklore sacro. Il lavoro da lui eseguito, come detto prima, non ha lo scopo di rappresentare anatomicamente il gesto d'amore per antonomasia, è qualcosa di estremamente più complesso, un' insolita e suggestiva interpretazione del "Sentimento messo a nudo".