Sunday Escape - Le archisculture di Beomsik Won
Un mix barocco di caratteristiche, stili e funzioni architettoniche
26 Marzo 2017
Fotografa, ma non è un fotografo.
Progetta edifici, ma non è un architetto.
Costruisce collage tridimensionali, ma non è uno scultore.
Beomsik Won prende scatti di opere di architettura e li assembla fra loro in modo da formare una struttura unificata, un' "archiscultura" virtuale. Per l'artista coreano l'architettura è un linguaggio che può essere manipolato a piacimento e che offre un'ampia gamma di possibilità come mezzo artistico. Così Won, attraverso un complesso processo di decostruzione e ricostruzione, dà vita a strutture fantastiche, un mix barocco di caratteristiche, stili e funzioni. Analizzando frammenti urbani raccolti qua e là, li trasformarli e li riassembla in edifici fantastici che sembrano essere reali - anche se venati di un mood surreale.
Come la tecnica del montaggio per il regista russo Sergei Mikhailovich Eisenstein, così anche per Won il collage crea, attraverso la collisione di elementi disparati, storie che prima rimanevano sotto la superficie. Questa l'idea alla base della prima parte del suo lavoro che si concretizza poi con il concetto di antigravità: edifici monumentali che incapsulano strutture incongruenti, in equilibrio precario; frammenti sospesi a mezz'aria e facciate esterne compattate in diverse dimensioni. Guardare le architetture ibride di Beomsik Won significa lasciare la porta della fantasia aperta, spalancarsi alla possibilità di una realtà diversa, di una città fantastica.