Come sarà la sneaker del futuro? Se negli ultimi anni lo sneaker game ha conosciuto una crescita inimmaginabile, ha però messo da parte una riflessione necessaria e doverosa sul suo domani provando a immaginare una rivoluzione in cui estetica e sostenibilità sembrano essere le due parole chiave di un cambiamento quanto mai obbligatorio. La sneaker fa parte della nostra quotidianità e proprio per questo, così come molti degli oggetti che ci circondano, ha bisogno di cambiare e progredire. Per questo, in occasione della digital cover n. 09 nss magazine ha chiesto a un gruppo di creator e footwear designer di immaginare le sneaker del futuro, trovando il giusto equilibrio tra estetica, design e ricerca dei materiali.

Una sfida difficile, che deve assecondare e tenere conto dell’enorme valore sociale e culturale che le sneaker hanno assunto nel corso degli anni. Se da un lato sono un bene ormai parte della nostra quotidianità, dall’altra per molti sono un culto, una passione ma soprattutto un oggetto pieno di nostalgia e legami con il passato. Anche per questo, nella sfida nell’immaginare il futuro, lo sneaker game ha messo da parte fin troppe volte l’ambizione, appoggiandosi sulle certezze del passato senza avere mai il coraggio di usarlo come trampolino verso il domani. Se figure come Tinker Hatfield e Steven Smith ci hanno insegnato qualcosa però, è che le sneaker per come le conosciamo oggi non esisterebbero senza la ricerca e l’ambizione. Non avremmo i cuscinetti Air di Nike o il boost di adidas, ma soprattutto non avremmo le sneaker per come le conosciamo. Una presa di coscienza che ci porta a chiederci: come sarà la sneaker del futuro?