Beyond Fashion
Approaching
The Fashion Design System
C’è stato un periodo storico in cui una sfilata era il momento di massima realizzazione per un brand. La tensione dei preparativi, modelle bianche taglia 0 frementi nel back, l’olimpo delle celebrità in prima fila, i giornalisti pronti a decretare il successo o il fallimento di uno stilista dopo 15 minuti scarsi di parade. C’è stato un periodo storico in cui quei pochi momenti di performance erano davvero cruciali per decidere il successo commerciale di una collezione, lanciare i trend della stagione successiva, influenzare a cascata quello che la gente “comune” avrebbe indossato per le strade, nella vita vera. Cos’è successo poi? Quando esattamente l’asse focale si è decentrato dalla Settimana della moda per spostarsi nelle strade e su Internet? Forse quando gli scheletri sono usciti dagli armadi, quando il postmoderno ci ha dato troppo di tutto, quando abbiamo realmente compreso che nessuno ha il diritto di dirci cosa è bello e cosa no. Cosa rimane dunque della moda? Una copia sbiadita e disfunzionale de Il Diavolo veste Prada che ama raccontarsi come woke ma continua imperterrita a crogiolarsi in se stessa, alle prese con l’inflazione e lo spettro del fast fashion. Abbiamo provato ad immaginare una fashion industry diversa, nuova, dai business model ai valori, coinvolgento 15 designer emergenti.
Lessico Familiare
«Ci piace il concetto di sfilata perché, forse anche in maniera anacronistica, crediamo ancora in quella magia: vedere i capi indossati da corpi e non più da manichini.»Federico Cina
«La creatività e il business devono andare di pari passo e trovare un compromesso tra loro.»LC23
«Uno dei più grossi problemi per un creativo è gestire la propria creatività e pensare contemporaneamente al business. Quando ho aperto il mio primo negozio fisico, ho conosciuto perfettamente il mio cliente.»Florania
«Dobbiamo prevedere quello che le persone vorranno: non possiamo essere degli eremiti ma ascoltare quello che sta succedendo nel mondo.»Via Piave 33
«Sogniamo in un futuro prossimo di esprimere, attraverso eventi o esperienze fisiche, tutti i valori di Via Piave 33.»Materia
«Facciamo prodotti fashion, funzionali, inclusivi, dedicati anche a ragazzi o persone con difficoltà motorie o disabili, cercando di colmare un buco nel mercato.»Niccolò Pasqualetti
«Noi ci basiamo molto sull'istinto e sulla creatività. Anche se poi alla fine pensi sempre a una persona che è in qualche modo reale, che vive nella quotidianità.»Zineb Hazim
«Io sono partita dall'idea di dare voce alle donne, soprattutto a alle donne musulmane che portano il velo.»Ssheena
«Ok la creatività, però la maggior parte delle aziende poi vogliono fare business. Con Sheena noi siamo ancora fortunati, essendo un brand emergente, possiamo fare quello che vogliamo senza focalizzarci troppo sui numeri.»ANNA and SILVIA
«Crediamo che sia importante utilizzare i tessuti deadstock dei grandi magazzini, perché sono stati già prodotti, sono lì che aspettano di essere usati.»OLDER Studio
«Nessuno pensava che fosse una buona idea chiamare un brand “old", perché l'industria della moda guarda sempre ai giovani e al nuovo. Ma abbiamo sempre amato l'idea che le buone idee soppravivano allo scorrere del tempo.»Romy Calzado
«In futuro la moda dovrebbe essere più collaborativa: si può realizzare un buon prodotto che abbia la qualità del made in Italy anche fondendo altre culture.»Gisèle Claudia
«Per uno stilista quello che conta davvero è il materiale che sceglie di usare.»Nicolò Romano
«Lo stile, che sia il mio o il tuo, non dovrebbe cambiare ogni stagione. Compro un capo perchè so che mi piacerà ancora tra due anni.»CREDITS
LC23
Florania
Materia
Federico Cina
Niccolò Pasqualetti
Lessico Familiare
Via Piave 33
Ssheena
Zineb Hazim
Anna and Silvia
Older Studio
Gisèle Claudia Ntsama
Romy Calzado
PDF
Nicolò Romano
Director Giulia Achenza
DOP Stefano Etter
Photographers Anna Adamo, Vincenzo Schioppa
Gaffer Giorgio Messina
Sound Recorder Giovanni Isgrò
Video Editor Giovanni Greggio
Photographer Assistant Veronica Brunoni
MUAH Carolina Antonini
MUAH Assistants Serena Di Rocco, Asja Redolfi
TikTok Content Creator Davide Persi
Interview Maria Stanchieri
Production Elisa Ambrosetti, Edoardo Lasala, Cecilia Corsetti
Graphic designer Michele Sasso