Models' flats are going viral on TikTok

Nelle principali capitali della moda cominciano a vedersi i segni anticipatori della Fashion Week diversi giorni prima del suo inizio. Di corsa da un casting all’altro, modelli e modelle vestiti di nero dalla testa ai piedi si aggirano ad ampie falcate per il centro della città, facendo girare la testa dei passanti che rimangono stupiti dalla quantità di persone alte oltre il metro e 80 che li circondano. Fortunatamente, la vita delle modelle è ben diversa dalla loro rappresentazione cinematografica in The Neon Demon, eppure molti aspetti del loro quotidiano si avvicinano più ad un horror che a una rom-com. Un esempio? Gli appartamenti in cui devono alloggiare durante i loro soggiorni in giro per le città delle Fashion Week; case gestite dalle agenzie di modelle per permettere alle aspiranti top model un alloggio economico, mentre cercano disperatamente di essere scelte per partecipare ad almeno una sfilata. Data l’alta offerta di modelle, molte di loro rischiano di rimanere senza un lavoro durante la Fashion Week, perciò cercano di risparmiare il più possibile su transfer, vitto e alloggio. Le agenzie, ossia il management delle modelle che le aiutano a trovare occupazioni e che prendono .una percentuale sul loro guadagno, spesso anticipano la spesa dell’affitto per detrarla a fine Fashion Month. In media, un posto letto - come scoprirete ben presto, non si tratta quasi mai di una stanza intera - richiede circa 40 euro a notte, un prezzo economico per città come Parigi e Milano che però, in alcuni casi, nasconde il suo vero costo: quello psicologico. 

Per permettere a più modelle possibili di alloggiare in città prima della Fashion Week - e, secondo il punto di vista diretto delle modelle, anche per racimolare più soldi - le agenzie dispongono più posti letto possibili negli appartamenti, con il rischio di sovraffollare una casa che magari ha un solo bagno. Su TikTok, alcuni modelli e modelle hanno documentato le condizioni in cui erano costretti a vivere pur di partecipare ai casting delle Fashion Week, facendo vedere in alcuni video case vecchissime che a volte presentavano gravi problemi come macchie di muffa e sporcizia generale ai limiti del vivibile. Le agenzie a volte impongono diverse regole all’interno degli appartamenti che mettono a disposizione, tra cui un coprifuoco, il divieto di ospitare persone e di consumare alcool. Quasi come in un dramma televisivo, vivere insieme porta modelli e modelle (solitamente divisi negli appartamenti per genere) a diventare amici oppure nemici, per puro senso di competizione. Sapendo che potrebbero dover tornare a casa con le mani in mano, senza accedere a nessuna sfilata e quindi senza i soldi per rimborsare l’agenzia per i costi del viaggio, a volte arrivano a fare dei veri e propri dispetti ai colleghi, per cercare di guadagnare qualche vantaggio su di loro. Top model e fortunati a parte, che vantano alberghi lussuosi gratis e comfort incredibili per tutto il Fashion Month, per qualcuno partecipare a una sfilata significa affrontare un vero e proprio incubo.