La Casita de Wendy
November 19th, 2009
La moda che nasce da un racconto, da un sogno, da un dipinto. Una favola racchiusa nella modernità di Madrid, che diventa realtà, grazie all’incontro di un filosofo ed un architetto, che per gioco cominciano a creare abiti surreali e fantastici. La fortuna, poi, di essere casualmente scelti da una testimonial d’eccezione….ecco gli ingredienti vincenti del successo del brand spagnolo “La Casita de Wendy”, che attraverso un’intervista per Naples Streetstyle, racconta il suo passato, presente e futuro, regalandoci un viaggio nella favola del colore e delle forme all’insegna dell’innovazione!
Fashion from a tale, a dream, a paint. A Tale hold in Madrid’s modernity, that becomes true due to the meet between a philosopher and an architect that begin to make fantastic and unrealistic clothes just for fun! The luck of being accidentally choose by an important testimonial… that’s the winning ingredients of the Spanish brand “La Casita de Wendy”, that through an interview for Naples Streetstyle, tell us its past, present and future, giving us the chance to make a fantastic journey through colours and shapes betting on innovation!
1. “La Casita De Wendy”, da dove nasce questo nome?
Beh, significa letteralmente la casa di Wendy e deriva da una favola. Stavamo preparando una collezione naïve e cercavamo anche un nome per la nostra linea e “La Casita de Wendy” era ciò che faceva al caso nostro.
What is the meaning of “La Casita De Wendy”? Where does it comes from?
Well, it means wendy´s House and it comes from a tale. We were working on a collection with a naive look and we were also looking for a brand name and “La Casita de Wendy” did fit very well.
2. Nel 2001, anno del vostro esordio, cosa vi ha spinto a creare il vostro brand? Cosa vi aspettavate dal mondo della moda?
Abbiamo cominciato per gioco, facendo vestiti per noi e per i nostri amici, fino a quando Björk acquistò uno dei nostri abiti e cominciò ad indossarlo, così pensammo che forse eravamo bravi ed avevamo qualche possibilità. Abbiamo iniziato a capire quale fosse la nostra dimensione all’interno del mondo della moda. Pensiamo che il mondo della moda sia un posto dai mille volti, dove ognuno può trovare la sua strada. Ci piace la moda, ma non nel significato di passerelle, supermodelle e superdesigners. Abbiamo un approccio differente con questo mondo. Siamo molto più interessati all’arte, alle persone che hanno un qualcosa di speciale, alla natura, alla bellezza e alle piccole cose.
You started your activity in 2001, what have pushed you to create the brand? What did you expected from the fashion world?
We started just for fun, making clothes for us and friends and then Björk got one of our dresses and she started to wear it, so we thought that maybe we could have had some chances in this world. From then ahead, we started to find our own space in the fashion community. We think that “fashion world” is a mixed place where everyone can find his own way. We like fashion but not in the sense of catwalks, supermodels and superdesigners. We have a different approach. We are more focused on art, special people, nature, beautiful and small things.
3. Avete soddisfatto le vostre aspettative? Avete dei rimpianti?
Pensiamo che abbiamo avuto tutto quello che immaginavamo, il nostro “mondo”, persone che amino i nostri vestiti e li vogliono indossare. Ad oggi insegniamo nel nostro atelier, abbiamo così la possibilità di condividere le nostre conoscenze, è un modo per far entrare la gente nei nostri processi di produzione e nella sfera della moda. Per quando riguarda I rimpianti, non sappiamo….diciamo che l’essere ingenui, talvolta, ci ha creato dei problemi, ma questo è il nostro modo di essere. Il business alle volte non è duro e malvagio…
Have your expectations been satisfied? Have you got any regret?
Yeah, we think we have everything we could imagine, our “world”, people loving our clothes and wanting to wear them. Now we started to teach in our atelier, so we can share our knowledge, is a way of empowering people to get into the design process and the fashion sphere. Regrets, we don´t know. We have sometimes been to innocent and that brought us some problems but that´s the way we are. Bussines sometimes is far from being rough and ugly...
4. “La Casita De Wendy” ha compiuto otto anni ormai, cosa c’è alla base delle vostre creazioni attuali? Cosa ritenete indispensabile e fondamentale nel vostro lavoro?
Quando disegniamo facciamo sempre riferimento al nostro mondo immaginario, ai nostri dipinti, alla musica, agli amici, al cibo, etc; tutte cose vicine alla realtà, ma con un tocco di ottimismo ed eleganza. Nei nostri lavori, sono sempre riconoscibili i colori e le illustrazioni fantastiche dei nostri dipinti.
“La Casita De Wendy” is eight years old now, what is at the base of your present creations? What do you consider basic and necessary in your job?
While we are drawing, we think as we are dipped in our imaginary world, our paints, music, friends, food, etc; all things close to reality, but with a touch of optimism and elegance. In our job you can always find colours and imaginative illustrations stored in our prints.
5. Esiste una parola d’ordine della collezione autunno/inverno 2009-2010 de “La Casita De Wendy? Su cosa state puntando?
L’ispirazione ci è venuta dai fenomeni atmosferici come la pioggia, il ghiaccio, la neve, le nuvole, le stagioni e così via. Abbiamo prestato attenzione ai cambiamenti della natura, alla sua fragilità e potenza.
Do you have a kind of key world for your autumn/winter 2009/2010 collection? Are you daring on something in particular?
We were inspired by the atmosphericalphenomenons like rain, ice, snow, clouds, the seasons and so on. We have paid attention to nature changes , her fragility and power.
6. Le vostre collezioni sono vendute in svariati paesi europei ed extraeuropei, quale nazione ha accolto con maggiore richiesta i vostri capi?
Assolutamente e sempre il Giappone! I giapponesi capiscono bene il nostro mood, la nostra anima. Sono interessati alle cose belle, all’immaginazione ed ai piccoli dettagli.
Your collections are sold in many stores around Europe and oversea, which country has welcomed and requested best your creations?
Japan, always Japan. Japanese people understand well our soul. They are all about beautiful things, imagination and small details.
7. In merito all’Italia, “La Casita De Wendy” è venduta da Oblomova a Napoli, poliedrico punto vendita, che spazia dalla moda all’arte, con attenzione al design. In merito ai negozi di oggi, vi rispecchiate di più in piccole realtà che fanno ricerca come questa, o vi sentite più adatti a grandi spazi e distribuzioni su larga scala?
Preferiamo negozi come Oblomova, che hanno la loro clientela di nicchia e il loro spirito. Un posto raccolto, non interessato puramente alla vendita e al profitto, ma un luogo che rappresenta un impegno personale per offrire al proprio pubblico brands di un certo livello…
Concerning Italy, “La Casita De Wendy is sold at Oblomova in Naples, a polyhedric shop that soars from fashion to art, taking an eye on design too. What kind of store do you feel better in, between little reality focused on research like Oblomova and bigger spaces involved in larger scales of distribution?
We prefer shops like Oblomova with its own customers and spirit. A small place not only focused on sales and profit, but a store which represents a personal effort to offer a very special range of brands...
8. Siete entrambi, oltre che fashion designers, docenti all’“Istituto Europeo di Design” di Madrid. Parlando di nuovi talenti, come vedete la scena della moda oggi?
Pensiamo che oggi ci sono tante persone capaci di fare cose interessanti; molte di queste non riescono a conquistare alcun genere di pubblico, perché sono troppo speciali, troppo alternative e le loro proposte sono lontane dal gusto dei più. Queste sono le cose che ci piacciono di più! Cose personali, private, fatte da sé e segrete.
You are two fashion designers, but at the same time we know that you are professors at the Madrid’s “European Institute of Design” too. Talking about new talents, what do you think of today’s fashion scene?
We thought that there are a lot of people able to do interesting things this days; more of them do not reach anyone, becuase they are too special, too alternative and their proposals and ideast are far from the mayority taste. Overall these are the kind of things that we like the most! Things that shows personal skills, private issues, selfmade capabilities and secrets.
9. Perchè non ci indicate qualche nuovo nome sulla scena?
Ci piacciono molto due nuovi talenti spagnoli, Cruzcastillo e El Delgado Buil.
Why don’t you tell us some new names on the scene?
We like in particular two new talents from Spain such, Cruzcastillo and El Delgado Buil.
10. Rimanendo nel campo della formazione, provenite rispettivamente da studi architettonici e filosofici, tornando indietro nel tempo, scegliereste un percorso formativo diverso, magari più vicino al mondo della moda?
No, questo è stato il nostro percorso formativo che ci ha reso differenti dalla maggior parte dei fashion designers odierni. Andiamo molto fieri di questo!
Still talking about training and learning, you two come from architectonic and philosophical studies, if you could come back in time, would you choose a different course, something closer to fashion for instance?
No, that´s our formation and it makes us different from the majority of fashion designers. This is a thing that we are proud of.
11. Parlando del futuro, avete nuovi progetti? A cosa state lavorando? Potete regalarci qualche anticipazione?
Abbiamo cominciato sei mesi fa con “El Estudio” il nostro programma di insegnamento, abbiamo il nostro nuovo negozio on line dove di recente abbiamo lanciato il “recycling project” (vendiamo oggetti ricavati da materiali riciclati) ed il “found project” (vendiamo gli oggetti antichi più belli scovati in giro). Stiamo anche pensando di aprire un vero e proprio negozio al più presto!
Talking about future, do you have new projects? What are you working on at the moment? Can you give us some anticipation?
We started 6 months ago with “El Estudio” (our teaching project) and we have our new shop on line where we recently launched the “recycling” project ( we sell stuff made out of recycled fabrics) and the “found” project (we sell beautiful old things that we find messing around). We are also thinking about opening a physical shop as soon as possible!
12. Avete un abito de “La Casita de wendy” a cui siete particolarmente legati e perchè?
Forse il vestito che indossò Björk! Un abito con lunghe maniche ed un tessuto decisamente vitale, frizzante!
Have you got a piece of cloth from “La Casita de Wendy” of which you are quite fond and why?
Maybe the one worn by Björk years ago! A dress with long sleeves and “vichy” fabric.
Ringraziamo Inès ed Ivàn per averci raccontato la loro storia e per averci dato la possibilità di parlare di un moda fatta di ricerca e sperimentazione…Facciamo spazio al colore nel nostro guardaroba, “La Casita de Wendy” è pronta per conquistarsi molte grucce!!!!
Thanks to Inès and Ivàn for telling us their story and for giving us the possibility to talk about a fashion made of research and experimentation…So, let’s make room for colour within our closet, “La Casita de Wendy” is ready to gain crutches!!!