Gertrud by Paola Puro
February 2nd, 2012
Jacopo Cecchini
Paola Puro nasce a Torino nel 1986 da madre modellista e padre designer.
Comincia a disegnare abiti all'età di sei anni.
Dopo un'infanzia dedicata alla musica, frequenta l'Istituto d'arte di Torino dove si appassiona alla pittura, all'arte della scenografia e al costumismo teatrale. Terminati gli studi decide di viaggiare per un anno per l'Europa. Un anno in cui scopre se stessa e la sua vera vocazione. Nel settembre 2007 si trasferisce a Milano per studiare moda all'istututo europeo di Design, IED Moda Lab. Terminati i suoi studi entra per uno stage alla Maison italiana Bottega Veneta. Terminato lo stage Paola Puro decide di creare una propria collezione di abiti e accessori. "Puro".
Nel dicembre 2011 decide di trasferirsi a Parigi.
"Gertrud" da cui prende il nome la collezione è un film del 1964 di Carl Theodor Dreyer in particolare dal monologo della protagonista che discorre di sogni e di vita sostenendo la loro assoluta uguaglianza.
"Volevo creare qualcosa di Sacro"...
Pelle scamosciata che si disgrega in frange e meccanismi di orologi antichi smontati e riassemblati.
Interamente cucita a mano dalla designer, questa collezione racconta del tempo e del suo inesorabile disgregarsi.
Paola Puro was born in Turin in 1986 by pattern maker mother and designer father.
She started by designed clothes at the age of six years.
After a childhood devoted to music, she attended to the Art Institute of Turin, where she developed a passion for the art of scene(,) painting and costume designer. Ended her studies she decided to travel across Europe for a year. Durig this year she discovers her self and her true vocation. In September 2007 she moved to Milan to study fashion to European Design Institute, IED Moda Lab. Finished her studies she started a stage program at the Italian fashion maison Bottega Veneta. After this stage program, Paola Puro decided to create her own clothes and accessories collection. "Puro".
In December 2011 she decided to move to Paris.
"Gertrud" from which it takes the name the collection is a film of 1964 of Carl Theodor Dreyer in particular from the monologo of the protagonist who talks about dreams and life, she supporting their absolute equality.
" I wanted to create something Holy" …
Lather that are disintegrated in fringe and mechanisms of destruturate old clocks. The collection, totally handmade from the designer, tells a story of the time and its inexorable one to disintegrate itself.