Nicomede Talavera gets Venus in Furs
April 18th, 2010
“Symbiote”, geniale, semplicemente veritiero. Racchiudere in una parola una sensazione visiva, un parallelismo con la realtà, questo ciò che è riuscito a fare Nicomede Talavera nella sua ultima collezione. Un salto in una dimensione unica, dove l’uomo di Neanderthal si incontra con il gentleman, dove si confondono le personalità di una vita passata ad assorbire ciò che appare, declinando il passato in tessuti e tagli anticonvenzionali, come a cercare una consolazione nella fuga dal mondo. Una realtà che vive in un doppio, un binomio di romanticismo e trasgressione, che riesce a tenere saldamente insieme pelle e intrecci di lana mohair, nylon lucido e denim used. Una figura ambigua, poco chiara, a tratti vanesia, che si rivela la più forte ed attuale realtà.
Lunghe maglie in pelliccia, accompagnano accessori primitivi fatti di ossa e conchiglie, tenuti insieme da lacci e fili di pelle, che abbracciano la figura. Un lancio deciso in una sfera ambivalente, che unisce la malinconia alla voglia di rinnovarsi, attraverso sperimentazioni su basi salde e consolidate, quali cardigan bon ton e shorts collegiali. Intrecci a catena si stagliano su sciarpe a collana, mantelle e over pulls che svelano l’uomo piuttosto che coprirlo. Vince così il fascino del nascosto, il saper cogliere il luccichio nell’ombra, la purezza nel trash e la delicatezza nell’apparire.
“Symbiote” , brilliant, so truely. Contain in one word, a visionali sensation, a pararrelism with reality, that is what Nicomede Talavera has been able to do with his last collection. A jump in a unique sphere, where the Neanderthal meets the Gentleman, where differt personalities of a life spent observing and absorbing mesh up together, translating the past in unconventional textures and shapes, as looking for a consolation within a flight from the world. A reality which stands in a double, romanticism and trasgression, that can hold together leather and mohair wool, shiny nylon and used denim. An ambigous figure, not clear, so elusive, but so strong and actual.
Long furs shirts, join together with primitive accessories made of bones and shelves, laced up with leather yards, that hold the figure. A leap in an ambivalent dimension, which links malancholy and the desire of new, trought experiments upon firm basis like bon ton jumpers and schoolish shorts. Chain’s structure are expressed in ring scarfs, cloaks and over pulls, which expose man instead of cover him. The victory is within the charm of the hidden, the ability of seeing shinig light within shadows, purity in trash and kindness in striking.
Interview
1) Come e perché, ti è venuta l’idea di studiare Fashion Design? (Quando è cominciata la tua passione?)
Ho sempre avuto un approccio creativo fin da piccolo, ma non è mai stato sviluppato come avrei voluto, perché il contesto non mi premetteva di farlo come sognavo. Così ho impiegato molto del mio tempo, circondandomi di libri, riviste, visitando poi molti musei e gallerie. Questo viaggio, questo spostamento, entrava nel concetto che per me la moda poteva essere un modo per esprime pensieri, sensazioni, e solo ultimamente, libertà. Quando cominciai la Central Saint Martins, mi sentivo libero di essere creativo, così come, completamente a mio agio in quel ambiente.
1) How did the idea to study fashion design comes about and why,(when did your passion for this area started)?
I’ve always had a creative hunger from an early age, but was never brought up in an area which allowed me to be as creative as I would have liked. So I spent a lot of time surrounding my self with books, magazines and trips to museums and galleries etc. This journey meant that fashion would became a way of expressing thoughts and feelings and ultimately freedom. Then when I started CSM, I felt so free to be creative and feel I thrived in that environment.
SS) Descrivici il momento in cui hai realizzato di voler diventare un menswear designer.
Ho sempre sentito un legame con il menswear essendo un ragazzo e indossando capi maschili quotidianamente. Questo il motivo per cui ho sentito una connessione maggiore con il menswear rispetto alla moda femminile. Ma credo che la vera motivazione risieda nel fatto che ci sono più possibilità di crescita nel fashion per lui, ma ovviamente con molta disciplina e dedizione. Mi ha sempre divertito giocare con gli stili e sperimentare. Proprio grazie a questo gioco con la moda è nata la mia passione per il menswear e le sue infinite chiavi di lettura.
SS) Describe the moment you realized you wanted to be a menswear designer.
I've always felt a connection to menswear, because, as I am a guy, I obviously wear it day to day, so I felt more of a connection with it than with women’s wear. However I think the main reason is the major growth and possibilities available, but still with lots of discipline needed. I've always like to dress up and experiment with different styles and through this experimentation I think I found my love for menswear and its possibilities.
2) Chi o cosa ha ispirato la tua ultima collezione?
Per la collezione autunno inverno 2010 ho giocato con l’idea di una simbiosi tra il gentleman e l’uomo di Neanderthal. Questi due esempi di uomo sono stati uniti per creare un rapporto per cui, uno dipende e si rafforza grazie e con l’altro, sia in un’ottica di sviluppo che di regressione. Il loro rapporto con il sartoriale da una parte, e con il ruolo che i vestiti ricoprono, è completamente agli antipodi. Credo che la maggior parte dell’ispirazione venga dalla loro diversità, dalle loro ricchezze e dal loro modo di vivere, diciamo, autosufficiente.
2) Who inspired your last collection?
For AW 2010 I played with the idea of a symbiotic relationship between the Gentleman and the Neanderthal. These two breeds of man has been fused to form a relationship where each one is dependant on the other and receives reinforcement as well; whether beneficial or detrimental to their former self. Their emphasis on craftsmanship and whole attitude towards clothes was completely different. I think that lots of inspiration could be drawn from their thriftiness, resourcefulness and make-do-and-mend way of living.
3) Il richiamo al paleolitico e all’uomo di Neanderthal, è un netto rifiuto della modernità o, più semplicemente un nuovo modo di vedere la moda?
Non è stato necessariamente un rifiuto della modernità. Ho voluto iniettare un senso di hand made e di qualità sartoriale alla mia collezione. Dal mio modo di vedere le cose, riprendere l’uomo di Nenderthal nella sua quotidianità e stile di vita, era una strada adatta per raggiungere un certo livello di couture. In questo modo, la lavorazione delle trame e dei tessuti è diventata qualcosa di eccitante, guardando in un certo senso alle spalle di quello che è stato conosciuto come fashion, come una sfida ed un gioco con i dettagli del menswear.
3) The lookback at the paleolitic and Neanderthal is a strick refuse of modernity or just a new way of seeing fashion?
It wasn’t necessarily a refusal of modernity, but I did definitely want to inject a more hand-made and couture quality into this collection. Which meant that looking at neanderthal’s attitudes and way of living was a way to achieve a sense of couture. I’m talking about manipulation of fabrics, textures etc. all leading to a real excitement. Going beyond what has been known to be fashion, a sort of challenge and game with details and features in menswear.
4) Hai usato molte pellicce nella tua collezione. Dal tuo punto di vista, le pellicce sono un semplice accessorio moda, o un desiderio di ritorno al selvaggio?
Nella mia collezione ho utilizzato solo finte pellicce, interpretate da me in modo tale da apparire come vere. Questo esperimento si è concluso in una sorta di elemento 3D della collezione. Personalmente adoro il contrasto con i materiali ereditati dallo sportswear, che mi hanno permesso di trovare un bilancio di forme in antitesi con l’elemento pelliccia.
4) You have used lots of furs in your collection. From yuor point of view, furs are just a fashion piece or a a sort of wish to go back into wild?
In the collection I actually only used faux-furs and hair instead of real fur. It was a challenge for me to interpretate textures and appearance of real furs in many different ways. This ended up in bringing a very 3-D element to the collection and I loved the way these textures contrasted with the sportswear fabrics; leading to a very beautiful balance of contrasts.
5) Quanto è difficile studiare alla Central Saint Martins di Londra, college di arte e design?
E’ un vero e proprio sacrificio. E’ una bellissima scuola, piena di creativi e sognatori. Un vero stimolo a sviluppare le tue abilità sotto tutti i punti di vista. Questo si accompagna ad un duro lavoro e all’immancabile determinazione. Ogni schizzo o guarnizione, deve avere ed essere frutto di tutto l’amore che puoi offrire, Se sai quello che vuoi, questo rende il tuo viaggio di formazione molto più facile da sopportare sulle tue spalle. Devi divertirti in quello che fai, perché questo rende l’esperienza memorabile, un gradino in più da acquisire nel tuo bagaglio.
5) How hard is studying at Central Saint Martins College of Art and Design?
It’s a complete sacrifice. It’s a beautiful school full of creatives and dreamers, which is so inspiring to develop skills in all aspects. It comes together with hard work and detemination; each sketch or garment you make, must have all the love you can give. If you know what you want it makes the journey more focused and easier on yourself. You have to have fun because that makes it memorable and a further step in your journey.
6) Perché hai scelto proprio quel college?
Credo sia stato per la sua storia, per la lunga lista di designers di successo formatisi lì, per lo staff di insegnanti e per la location. Quando cammini nei corridoi della Central Saint Martins, puoi percepire le cose meravigliose che sono successe lì in passato, ti senti parte della sua storia.
6) Why did you choose that college?
I think it has been becouse of the history of successful students who have graduated from there, as well as the creative air, the location and the staff. When you walk though the corridors there is a real sense of the amazing things that have taken place there in the past, you do feel a part of history.
7) Che cosa pensi dei fashion collages di oggi?
Escludendo la Central Saint Martins, ho avuto modo di vedere altre sfilate di fine corso, come quella del Master del Royal College of Art, un’esperienza sempre molto eccitante, specialmente per i designers del mensewear. Due nomi su tutti, Katie Eary e James Long. La scorsa estate sono stato alla Royal Academy of Fine Art a Antwerp, dove hanno studiato designers come Raf Simons e Ann Demuelmester. Ho adorato la sfilata e devo dire che c’erano delle collezioni di designers laureandi, che promettevano grandi cose nella moda.
Credo che, in generale, sia difficile dire qual è il college migliore, perché in realtà, quello che conta, è cosa riesci a fare tu con ciò che ti viene offerto.
Comunque credo che sia necessario fare delle approfondite ricerche sui corsi disponibili. Ne esistono un’infinità e di molto interessanti, a parte l’ovvio percorso del designer di moda.
7) What do you think about today’s fashion colleges around the world?
Apart from CSM, I have attended other graduate shows, such as the one from Royal College of Art for the MA show. It is always an exciting experience, especially for menswear. I’m talking about designers such as Katie Eary and James Long. Moreover, last summer I went to Royal Academy of Fine Arts in Antwerp where designers such as Raf Simons and Ann Demuelmester attended; I loved the show production and there were some really promising graduate collections.
I think that it is hard to say which is the ‘best’ place to go to, because it is all about what you make of it. So, as long as you feel like it’s the right place, course and people, then it’s all laid out of you.
However I think you should always research the course you want to do before picking a college. Nowaday, there are so many varied and incredible courses available, not just the obvious design-led pathway.
8) Cosa hai in mente per la sfilata di fine corso?
Sono al punto di partenza ancora, ma credo di avere un paio di idee in testa. Soprattutto sono consapevole della direzione che voglio prendere. Fare due collezioni prima della laurea è stato molto rischioso, ma sentivo il bisogno di esprimere le mie idee per una potenziale collezione di fine corso. Sento di aver imparato così tante cose da solo sperimentando sulle mie collezioni, non solo dal punto di vista del design, ma anche del business.
8) What you have in mind for the graduation show?
At this early stage I do have a few things in my mind and think I know what direction I want to focus on. Doing two collections before I graduated was very risky but I felt the need to express my potential graduate ideas. I feel like I’ve learned so much through self teaching on my collections and that its not always about design talent, but also about the business side of fashion.
9) Chi sarà Nicomede Talavera nei prossimi anni...?
I prossimi gradini nella mia carriera sono:
- La laurea triennale alla Central Saint Martins in Menswear Design, a maggio 2011;
- Continuare, incrociando le dita, con un master al Royal College of Art o alla Central Saint Martins.
- Trovare lavoro in una casa di moda;
- Riprendere la mia etichetta con una nuova direzione
9) Who will be Nicomede Talavera in the next years…?
The next few big steps in my career are:
- I graduate from my BA in Menswear Design at CSM in May 2011
- Go on to hopefully do my MA at Royal College of Art or CSM.
- Get a job at a design house
- Restart my own label with a renewed focused direction
10) Chi è stata la tua guida alla Central Saint Martins e nella vita? Chi è il tuo punto di riferimento? Parlaci delle persone su cui fai affidamento o che segui maggiormente.
Onestamente non credo di poter individuare punti fermi in una specifica persona. Credo di aver trovato in passato molte persone di cui sono stato fiero di ascoltare consigli, un validissimo aiuto. In realtà ascolto un po’ tutti, dai tutors, ai professori, a coloro che tagliano i tessuti, librai, tecnici fino a tutti gli studenti della Central Saint Martins. Sono tutti dei validi aiuti, soprattutto nel trovare la chiave giusta per esprimere i tuoi sogni.
10) Who is your mentor at C.S.M. college, as well as in life? Who is your point of refereces? Waht about people you mostly look up at?
I honestly don’t think I can pin points on a specific person. I would definitely say that there are many from who I have been very open to hearing advice and who have helped me greatly. It’s really everybody from lecturers, tutors, our pattern cutters, techinicians, librarians to the students that study at CSM; all are a contributors towards personal development and help you decidine how to execute your dreams.
11) Chi sono i tuoi artisti, Designers e stylists preferiti?
Alcuni dei miei designers preferiti sono: Rick Owens, Raf Simons, Christopher Shannon, 3.1 Philip Lim, Alexander McQueen, Junn J.
In realtà sto ancora imparando, specialmente a livello artistico. Faccio molte ricerche quando ci assegnano i progetti, e non smetto di cercare fino a quando non individuo l’artista che mi conquista realmente e stimola la mia creatività. Al momento sono molto affascinato dal lavoro di Eva Hesse e Mel Bochner, che hanno anche ispirato la mia collezione primavera / estate. Parlando di stylists, Jack Cassidy è colui che mi aiuta maggiormente nel comporre gli outfits. Ha un occhio fresco e completa il mio modo di vedere le cose.
11) Your favorite artists, Designers and Stylists?
Some of my favourite designers are; Rick Owens, Raf Simons, Christopher Shannon, 3.1 Philip Lim, McQueen, Junn J
I’m still learning about different artists, as it is such a broad topic. However, when I research for a project or my collections, I really through myself in head first and research a whole load of varied artists, until one of them really kick me and gives a start to my creatività floan. At the moment Eva Hesse’s and Mel Bochner’s works are the ones which inspired more, as you can see in my SS collection. Jack Cassidy contributed in styling my collections, he has a fresh eye and helps me completing my vision.
12) Chi è il peggior STYLIST nel mondo per Nicomede…?
Ummmm…ad essere sinceri non credo che esistano stylist poco capaci. E’ tutta una questione di gusto. Credo che gli stylist siano molto influenzati ed influenti sulle riviste, nei siti, blogs etc… Comunque, sono sempre molto onorato quando uno stylist mi chiede qualche mio abito per uno shooting.
12) Who’s the bad STYLIST in the world for Nicomede….?
Ummm…to be honest I don’t think any stylist is bad, it is all a matter of taste. However I think stylists have and take so much influence through magazines, websites and blogs etc. In the end, I always feel very honored when a stylist asks to borrow some of my pieces for a shoot.
13) Dal tuo punto di vista, guardando molti blogs, fashionwebsites, sfilate e riviste da tutto il mondo, quale sarà il trend dell’autunno/inverno 2010?
Ecco la mia top ten (ci tengo a precisare che non è in una classifica!)
1. Knitwear;
2. Maglie over e lunghe, comprendendo anche maglioni e cappotti.
3. Bomber;
4. Stampe animalier;
5. Tessuti mixati….molti tessuti differenti portati insieme!
6. Un distaccamento dalla pura sartorialità;
7. Non si potrà resistere all’influenza dello sportswear;
8. Bones J;
9. Il fascino del primitivo;
10. Una silhoutte dalle forme morbide.
13) In your opinion, seeing so much blogs, websites, fashion shows, magazines around the world, which will be the 2010 A/W trends?
Here are my top 10 (in no particular order)
1. Knitwear
2. Longer length shirts, jumpers, coats etc.
3. Bomber jackets
4. Animal prints
5. Mixing textures...lots of textures.
6. A move away from sharp tailoring
7. You can’t resist sportswear influences
8. Bones J
9. A primitive charm
10. A looser shaped silhouette 14) Esiste un capo nel tuo guardaroba di cui ti vergogni?
Probabilmente ne posseggo molti, ma non ci rimangono a lungo. Di solito, finisco sempre per portarli in un charity shop, così che qualcun altro li possa utilizzare e possa imbarazzarsi al mio posto...hahahahaha!
14) Is there an item in your personal wardrobe that you are embarrassed about?
There are probably many, but they don’t stay in my wardrobe for too long, I usually end up taking them to a charity shop for somebody else to enjoy and then be embarrassed about… hahahahaha.
15) Qual è il capo che ami di più nel tuo guardaroba?
Ooh, non credo di possedere un capo in particolare che salverei da un incendio. Cerco sempre di non essere troppo geloso dei mie vestiti, così da utilizzarli e liberarmene a mio piacimento.
15) Which is the most loved item you have in your wardrobe?
Ooh, I don’t think there is one item that I would safe from a burning building more than any other. I try not to be too precious with all my clothes, I love enjoying them and getting wear out of them.
16) Chi è il migliore stilista italiano per te? Perché?
Miuccia Prada! Ha sempre qualcosa di nuovo da offrire! La sua ultima collezione autunno inverno aveva un orientamento completamente diverso dalle precedenti stagioni. Amo il fatto che rinnova costantemente la sua estetica, senza mai stancare il pubblico.
16) Who is the best Italian fashion designer for you? Why?
Miuccia Prada! Always offering something fresh! This AW collection, had a completly different direction from the past few seasons. I love the fact that she constantly re-invents her aesthetic, never tiring her audience.
17) Qual è la migliore città da cui trai inspirazioni per le tue collezioni e perché?
Londra o New York! Sono entrambe delle bellissime città, dove si respirano stimoli, posseggono elementi necessari ai designers per essere creativi e liberi.
17) What is the best city to take inspirations for your collections? Why?
London or New York! Both beautiful cities, with so much inspiration in the air, having elements that any designers needs to breath to be creative and feel free.
18) Cosa pensi di Naplestreetstyle.com?
Credo sia un ottimo sito. Voi siete stati fra i primi a sostenere e parlare della mia scorsa collezione primavera/estate, un vero onore per me! Mi piacerebbe sapere l’italiano, così da poter leggere e apprezzare gli articoli, non limitandomi a guardare le foto…hahaha.
18) What do you think about naplestreetstyle.com? ?
I think it is a really great site, you guys were one of the first to feature my SS collection, which I was very chuffed and grateful about! I just wish I could read and understand Italian, so that I can enjoy the articles more and not just look at the pictures… hahaha.